ORVIETO – A parziale modifica del testo approvato dal Consiglio nel 2006 e aggiornato nel 2009, la Giunta Comunale ha preadottato la modifica al Regolamento Comunale per l’Arredo Urbano e il Decoro dell’Ambiente Urbano con la quale si intendono definire maggiormente le tipologie e gli elementi genericamente definiti “arredo urbano”.
La proposta diverrà definitiva dopo l’esame del Consiglio Comunale e non prima dell’espletamento della fase partecipativa con gli operatori del settore e con tutti gli interessati da parte dell’Assessorato e gli uffici competenti, al fine di prevedere ulteriori adeguamenti e precisazioni; partecipazione che inizierà la prossima settimana con le associazioni interessate.
“Tutti gli elementi accessori e utili a vivere la città – spiega l’Assessore all’Urbanistica e Arredo Urbano, Floriano Custolino – concorrono ad articolare lo spazio cittadino e sempre più ne connotano l’espressione più immediata. In particolare, in un sito turistico e soprattutto in un centro storico di grandissimo pregio architettonico e artistico come è Orvieto, caratterizzato dalle testimonianze plurisecolari a dalla singolarità del masso di tufo su cui poggia, è evidente che l’immagine d’insieme deve essere quanto più possibile tutelata e valorizzata. Ogni elemento aggiuntivo che può essere l’esposizione di oggetti a corredo di edifici o spazi pubblici con proprie forme, colori e materiali, deve perciò contribuire a qualificare e caratterizzare l’ambiente urbano, evitare situazioni di disordine visivo o interferenza prospettica di edifici monumentali”.
“Siamo tutti consapevoli che i processi di trasformazione della città hanno prodotto vari fenomeni: segnali e colori discordanti, che hanno comportato l’alterazione dello spazio e dell’identità urbana. Ma se vogliamo esaltare le bellezze della nostra città recuperando le brutture è necessario procedere ad una vera e propria ‘riqualificazione ambientale’, razionalizzando e rimuovendo il riprodursi sconsiderato di tipologie e soluzioni formali incoerenti, di migliorare le strutture esistenti ed assicurare il corretto assetto edilizio del territorio nel rispetto dei principi di sicurezza e qualificazione dell’ambiente urbano”.
“Le modifiche – aggiunge – riguardano in particolare una maggiore definizione degli elementi di arredo, l’obbligo delle certificazioni di sicurezza, una normativa specifica per i mercatini e le attività storiche, una maggiore definizione delle procedure autorizzative e sanzionatorie. Ciò significa che con il regolamento aggiornato, l’Amministrazione punta a valorizzare e promuovere le imprese commerciali esistenti negli ambiti urbani di tutto il territorio comunale, creando aree vitali in cui il commercio rappresenta un elemento di qualificazione.
Nell’ambito di un programma generale di riqualificazione urbana è stata individuata una metodologia che contempla la predisposizione di puntuali e specifici progetti per i luoghi più significativi della città, in particolare per le vie del Centro Storico, e la regolamentazione dei manufatti e degli arredi urbani. Ai fini della tutela dello spazio pubblico e dell’unitarietà degli interventi, si è stabilito di sviluppare, fra gli ambiti storico-monumentali, il progetto e la disciplina di alcune vie – l’asse costituito da Via Maitani, Piazza Duomo e Via del Duomo – con specifiche prescrizioni di riassetto formale e di decoro urbano”.
“Il regolamento che presenteremo alle categorie interessate – prosegue l’Assessore Custolino – definisce criteri e norme per la realizzazione ed installazione di insegne di esercizio, targhe, vetrine e tende, ponendosi l’obiettivo di una più efficace regolamentazione sia delle modalità esecutive che delle qualità intrinseche di questi manufatti. Anche l’affissione, la segnaletica, la pubblicità commerciale, e ogni altra forma di esposizione al pubblico di insegne o merci attuata da parte di soggetti privati, negli ambiti del territorio comunale nonché le opere necessarie per l’installazione delle relative attrezzature, saranno consentite solo nei limiti e con le modalità previste dalle norme comunali.
Analoga attenzione, ad integrazione del Regolamento Edilizio Comunale, riguarderà il riordino dell’arredo minore cioè di tutti gli elementi tecnologici pubblici e privati costituenti l’arredo urbano minore collocati nelle facciate degli edifici del centro storico. Grande attenzione alla cartellonistica, alle bacheche informative, all’oggettistica per la comunicazione, alla segnaletica stradale.
In quest’ultimo caso l’azione di riordino sarà realizzata attraverso un apposito Piano volto alla riduzione dei cartelli e dei segnali attualmente posti a ridosso delle architetture e ad un riordino di quelli collocati in modo casuale lungo i percorsi cittadini. Altrettanta cura sarà riservata ai segnali di informazione e orientamento che facilitino l’uso dei servizi presenti in città: mappe della città, del centro storico, dei parchi, rete dei servizi pubblici, indicazioni di luoghi, strade, monumenti, eventi. Il riordino della segnaletica di informazione e di orientamento sarà perseguito attraverso la redazione di un apposito Piano sulla base di precisi indirizzi, ad esempio: perseguire il necessario coordinamento con la segnaletica di informazione e orientamento esterna al centro storico; evitare una eccessiva astrazione e sovrapposizione di simboli e linguaggi; porre particolare attenzione alla leggibilità dei messaggi”.
“Per l’attuazione delle regole di riordino – conclude – la proposta di regolamento prevede idonee forme di concertazione fra Amministrazione Comunale ed Associazioni di Categoria per cercare di pervenire a scelte condivise tra gli operatori, nei tempi stabiliti dall’Ente. Al fine di agevolare ed incentivare l’iniziativa spontanea degli operatori alla condivisione degli obiettivi generali della nuova disciplina: eliminazione del degrado, recupero dell’immagine della città e soddisfacimento dei requisiti di qualità ambientale, potranno essere applicate agevolazioni, con abbattimento in percentuale della tassa di occupazione di suolo pubblico. L’eventuale applicazione delle agevolazioni previste e la relativa determinazione della loro entità rispetto alle diverse fattispecie di intervento di riordino, sarà oggetto di un apposito atto amministrativo”.
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