ORVIETO – Nuovo appuntamento per la Regione Umbria e il suo ufficio di Via (Valutazione Impatto Ambientale) con il progetto di una megacentrale eolica sul Monte Peglia. La partica verrà definita la prossima settimana, ovvero il 5 ottobre.
Torna quindi a farsi sentire il comitato perchè le istituzioni mantengano alta l’attenzione. “Il sì o il no di dirigenti e politici – affermano dal Comitato Tutela monte Peglia – deciderà della vita della montagna di Orvieto e San Venanzo e del panorama umbro, toscano e laziale (la struttura sarebbe visibile sullo sfondo del Duomo di Orvieto e dal piazzale della Consolazione di Todi) data la altezza (150 metro) delle 18 torri proposte dalla Innovawind, ditta di Napoli”.
“La Via- prosegue il comitato – dovrà valutare le 160 contestazioni protocollate secondo le norme, inviate da aziende, privati, cooperative, associazioni e club presenti nei 90 comuni coinvolti, preoccupati per la loro salute, per la possibile perdita del lavoro e per la svalutazione degli immobili. In conferenza Servizi 14 enti su 15 chiamati a giudicare il progetto si sono detti contrari. Tutto questo fa pensare ad una bocciatura dello stesso, ma ciò nonostante non ci sentiamo sicuri che la cosa termini velocemente. Anche il Mose di Venezia e la Tav in Val di Susa erano state bocciate da enti e cittadini. E così anche noi – conclude il comitato – come i nostri colleghi di lotta piemontesi e veneti ci impegnamo a tessere la trama civile, a scavare la trincea burocratica, ad alzare la barricata amministrativa che impedirà l’abbrutimento del monte Peglia e dell’Umbria. Non facciamo nessun appello, non chiediamo aiuto, in molti, amministratori, cittadini, hanno promesso e, lo diciamo con gioia, hanno mantenuto. Manteniamo la vigilanza, tutte e tutti”.