ORVIETO – Da lunedì 31 agosto, Palazzo Negroni, già sede del Tribunale, è la nuova sede didattica del Centro Studi “Città di Orvieto” per i 80 studenti e 10 docenti degli atenei statunitensi: University of Arizona, Kansas State University e Dorrance Family Foundation (la fondazione con sede in Arizona che supporta con borse di studio gli studenti meritevoli e provenienti da famiglie con basso grado di scolarizzazione iscritti all’Università dell’Arizona, all’Arizona State University e alla Hawaii University).
Questa mattina, nell’ex Aula delle Udienze del palazzo situato al civico 2 di Piazza Corsica – oggi trasformata in Aula Magna – e alla presenza del Vice Console presso l’Ambasciata USA in Italia, Brigid Otieno, responsabile dei servizi ai cittadini americani si è svolta la cerimonia di benvenuto e di presentazione dei corsi del semestre autunnale nonché dei nuovi spazi adibiti alle attività degli studenti.
Si tratta di alcune aule e degli uffici destinati ai docenti distribuiti al primo piano dell’ex Palazzo di Giustizia, quello che, fino al 13 settembre 2013 era occupato dal Tribunale orvietano prima del trasferimento e accorpamento a quello di Terni in attuazione della nota Riforma sull’organizzazione degli Uffici Giudiziari italiani.
Fino a quando non saranno liberati anche i locali del piano superiore dove avevano sede gli uffici della Procura della Repubblica, lo storico edificio sarà utilizzato solo per metà dagli studenti stranieri ospiti del CSCO che, infatti, manterrà anche gli spazi attualmente in uso di Palazzo Simoncelli in Piazza del Popolo.
La destinazione di Palazzo Negroni (poco lontano da Palazzo Simoncelli) a finalità di studio per gli allievi delle Università Americane che ad Orvieto hanno trovato la loro dimensione ideale, è risultata ottimale ai fini degli sviluppi futuri delle attività formative del Centro Studi Città di Orvieto che saranno ulteriormente incrementate già dal 2016. Inoltre, la rifunzionalizzazione del primo piano dell’edificio, già dotato impianti adeguati e rete informatica, ha richiesto minimi interventi di adattamento e ritinteggiatura.
A salutare gli studenti e docenti americani insieme al Presidente della Fondazione C.S.C.O., Matteo Tonelli e ai componenti del Consiglio di Amministrazione anche la V. Sindaco e Assessore all’Istruzione, Cristina Croce, che ha ringraziato i rappresentanti delle università USA per avere scelto Orvieto come sede dei loro studi in Italia.
“Sono certa che Orvieto non deluderà le aspettative di voi studenti – ha detto – questa è una città che offre molte ricchezze, dall’arte, alla cultura, alle tradizioni e sa offrire molto in termini di accoglienza per soddisfare le esigenze di voi tutti. Di sicuro sarà uno scambio interessante tra voi e la nostra città che è orgogliosa della vostra presenza. Come Amministrazione Comunale terremo aperto un costante rapporto con i responsabili dei corsi e faremo in modo di venire incontro alle varie esigenze”.
“La presenza istituzionale del Vice Ambasciatore Americano in Italia a cui do il benvenuto – ha concluso – è sicuramente un valore aggiunto a questo rapporto instauratosi fra le vostre università e la nostra città, fondato sulla cultura e la conoscenza reciproca. Auguro a tutti un buon soggiorno ad Orvieto con l’auspicio sincero che questo appuntamento si rinnovi con lo stesso entusiasmo e in modo puntuale per gli anni a venire”.
Dal canto suo la Vice Console, Brigid Otieno ha ribadito l’attenzione delle autorità diplomatiche per l’insediamento ad Orvieto di alcune università statunitensi ed ha spiegato agli studenti i servizi che sono assicurati ai cittadini americani dall’Ambasciata a Roma, dai Consolati di Firenze, Milano e Napoli e dalle Agenzie Consolari presenti a Genova, Palermo e Venezia soffermandosi poi sulle regole di comportamento cui si devono uniformare i cittadini americani che si trovano in Italia per motivi di studio o di lavoro, anche al fine di prevenire situazioni di disagio e di pericolo.
Tra Settembre e Dicembre (Fall Semester) gli studenti e i docenti frequenteranno quotidianamente le sedi didattiche di Palazzo Simoncelli e Palazzo Negroni per svolgere i programmi residenziali di studi comprendenti corsi di: architettura, archeologia, storia dell’arte, lingua e cultura italiana, lingua e letteratura inglese e psicologia. I corsi sono calati nel contesto ambientale, culturale e sociale della città e del territorio e prevedono quindi l’esperienza diretta sul campo. Gli studenti, infatti, sono inseriti nel tessuto reale della città, a contatto con gli abitanti, l’economia, il patrimonio artistico e storico, pertanto, l’insegnamento della lingua italiana rappresenta un elemento essenziale per comprendere la cultura, la società, le persone del Paese ospite. Infine, le lezioni in aula sono alternate a viaggi di studio presso i principali siti d’interesse storico, artistico ed archeologico.