ORVIETO – No a rimpasti “politici”. A denunciare apertamente il rischio tra settembre e ottobre che la Giunta Germani vada incontro ad un rimpasto è il gruppo dei 15 del Partito democratico “Cambiamento progressivo”.
Già delusi dalle logiche che hanno determinato la genesi dell’esecutivo un anno fa, il gruppo dei Democratici che più osteggia la segreteria di Andrea Scopetti mette in guardia da quello che ritiene un pericolo in agguato. Che si proceda a qualche cambio in giunta, magari complice la stanchezza di qualche assessore, ma che soprattutto lo si faccia “non per migliorare la situazione ma per riequilibrare alcuni rapporti di forza all’interno del partito” ha detto Fabrizio Trequattrini in conferenza stampa insieme al segretario del circolo di Orvieto centro, Federico Giovannini e a Gianluca Foresi.
Un riferimento chiaro e a tratti anche esplicito alle voci che circolano da tempo in città. Ovvero che l’avvocato Nicola Pepe, dopo aver rifiutato la candidatura a sindaco, stia scaldando i muscoli per un posto in Giunta. C’è chi dice addirittura da vicesindaco. Questo sebbene il primo cittadino stesso, in colloqui pubblici e privati, sembra smentire l’ipotesi rimpasto, anche in riferimento al nome del giovane avvocato. Di fatto però il problema in autunno potrebbe porsi. Ed è questo il motivo di veti che cominciano a partire.
La segreteria, dal canto suo, da tempo rivendica un proprio rappresentante in seno alla Giunta. Perché formalmente un vero e proprio esponente del Partito democratico nell’esecutivo di Germani non c’è, tanto meno uno che sia espressione della segreteria. Questione di cui Germani per la verità si è curato sempre molto poco, forte anche del suo percorso che è stato tutto controvento dentro al partito, almeno dalle primarie in avanti, fino alla elezione. I cosiddetti 15 hanno qualcosa da rivendicare rispetto alla Giunta? Apparentemente no. Gianluca Foresi ha negato in maniera assoluta di essere minimamente interessato ad un ruolo. Mentre le voci ipotizzano che nel disegno di Cambiamento Progressivo ci possa essere la promozione di qualche consigliere per consentire l’ingresso in consiglio di Federico Giovannini.
“Vogliamo solo un partito che rispetti le regole e ripristini il dialogo con i cittadini” sono state le parole di Trequattrini in riferimento alle critiche ormai note verso il segretario. “E che – è stato detto ancora – non si replichino schemi già visti, dove l’ultimo arrivato viene collocato in ruoli di responsabilità in barba ai percorsi e all’effettiva utilità per il partito e per la città”.
Il dente è ancora avvelenato per le modalità con cui a luglio 2014 è stato calato dall’alto il nome di Vincenzina Martino, tuttora assessore alla Cultura. “Con la nomina della Martino – ha detto Foresi senza mezzi termini – la Cultura ad Orvieto è stata sventrata, non certo per il valore della persona, ma per il problema che la nomina ha posto. Un’offesa alla Cultura stessa, perché la politica ha reputato di potersi sovrapporre completamente ad essa”.