di Cambiamento Progressivo
Una parte dei democratici non si rassegna al lento declino del PD di Orvieto, nonostante il Segretario Scopetti stia facendo di tutto per decretarne il dissolvimento.
Ormai da mesi, metà del Coordinamento non partecipa più alle attività coordinate da Scopetti, oltretutto sono risultate sempre fallimentari, fortemente divisive , mettendo in seria difficoltà politica ed organizzativa il Partito.
Le decisioni assunte su argomenti delicati e vitali per la città sono state prese senza il numero legale e senza il necessario coinvolgimento del gruppo dirigente.
Totale mancanza di dibattito politico sui temi chiave del Governo Renzi, dal lavoro, alla scuola, per non parlare delle drammatiche vicende internazionali!
A questo vuoto politico hanno rimediato i Circoli, che in questi mesi hanno messo in campo importanti iniziative politiche, capaci di incidere nella formazione delle decisioni cittadine contribuendo ad animare un sano dibattito.
Questa situazione politica segnata da un coordinamento personalistico e sterile è stata più volte rappresentata a tutti i livelli del Partito mentre le varie irregolarità riscontrate sono state sempre ampiamente descritte e documentate alle commissioni di garanzia, sebbene non abbiano mai risposto.
L’ultimo episodio è la festa de L’Unità in corso a Ciconia che, come lo scorso anno, non è passata negli organi dirigenti, con programmi che non sono stati condivisi tanto per la parte politica quanto per quelle organizzativa ed economica!
Ad oggi non è dato sapere del bilancio della Festa dello scorso anno…
Da qui la scelta dei componenti il gruppo CAMBIAMENTO PROGRESSIVO di non partecipare alla Festa de L’Unità 2015 e di non riconoscere più a Scopetti il ruolo di Coordinatore
Il Coordinamento Comunale è un Organismo importante e necessario che trova la sua ragione di esistere nella volontà dei Circoli di avere un momento di confronto e decisionale coordinato e coerente con le esigenze e le necessità politiche ed organizzative di tutto il territorio di competenza, non è un organismo statutario
Come detto, il coordinatore Scopetti, da lungo tempo, con la sua gestione , ha delegittimato e ridotto a prassi sterile il lavoro e l’apporto che tale Organismo eletto, avrebbe potuto e dovuto dare
Attualmente il Coordinamento Comunale di Orvieto non è posto nelle condizioni di assolvere ai compiti assegnati ed ha perso la propria legittimazione ed il necessario riconoscimento
La nostra scelta, quindi, è per le dimissioni dal Coordinamento del PD di Orvieto
Ovviamente rimane aperto il problema della nostra presenza nelle assemblee Regionale, Provinciale e Intercomunale; per altro le dimissioni del Segretario del PD di Terni Delli Guanti, pongono delle serie riflessioni ed implicano una riflessione politica urgente con quel territorio.
I Circoli continueranno a fare attività coordinandosi volontariamente proponendo nei prossimi mesi dibattiti sui temi centrali della città: viabilità,area ex Piave, ex Ospedale, riqualificazione di Orvieto Scalo, zona industriale, infrastrutture viarie…
Ad aggravare l’operato del Segretario, della sua segreteria e della Direzione vi è la mancata elezione di Fausto Galanello a Consigliere regionale, dove è sufficiente vedere le preferenze prese zona per zona per capire la gestione fallimentare della campagna elettorale.
La legge regionale ha fortemente penalizzato ed indebolito i territori umbri, ne è venuto fuori un quadro regionale dove le grandi città ed i bacini popolosi detengono il potere per determinare le future strategie politiche.
Occorre quanto prima ricontrattare il valore del nostro territorio nello scacchiere regionale stringendo rapporti coi territori limitrofi per avere più voce in capitolo, creando un territorio di una certa consistenza numerica e che torni a far politica a partire da progetti validi come quello delle aree interne.
L’organismo dell’Intercomunale necessariamente dovrà esser rivisto in un’ottica che vada oltre l’ambito tradizionale dell’Orvietano, con le dimissioni del Segretario Ragnacci, e l’azzeramento della segreteria, riteniamo che ci siano le premesse per lanciare una sfida dove al centro vi sia una grande area che dal Trasimeno arrivi sino al ternano per progettare insieme a questi territori tematiche particolarmente sentite: culture nelle diverse sfaccettature,infrastrutture, ambiente,welfare, turismo, enogastronomia,smartcities, biotecnologie, riciclo dei rifiuti, servizi in rete…
Sottoscrittori:
Bracciantini Andrea, Caiello Giorgio, Caiello Pietro, Carletti Carlo, Custodi Lamberto, Filippetti Valentino, Foresi Gianluca, Fringuello Silvia, Fringuello Umberto, Giovannini Federico, Pacioni fabrizio, Piazzai Serena, Ricolfi Michela, Rizzica Flavia, Trequattrini Fabrizio