Nell’ultimo giorno utile la notifica del bilancio prevenivo arriva ai consiglieri, ed anche a noi del M5S. Si tratta della “bozza” del “previsionale” del 2015, cioè di qualcosa che sarebbe stato opportuno discutere nel 2014 puntando su una seria attività di programmazione e gestione di beni e servizi comunali e di territorio, e non a metà dell’anno in corso senza un piano di riferimento navigando a vista, ma una certa Italia preferisce lavorare così e l’amministrazione orvietana non fa eccezione, non eccelle, in questo come in tanto altro è tipicamente italiana.
In netto anticipo avevamo posto 5 questioni per noi prioritarie su questo documento, nelle anticipazioni fatte dall’Assessore competente non ve n’era traccia e le abbiamo commentate osservando quanto apparisse adagiato e molle sull’impostazione di piccolo cabotaggio. Apriti cielo, sono seguite accuse di “demagogia” alle nostre richieste relative all’Agenda Europea del nostro Comune, apparentemente inesistente, e tanti attacchi personali in un linguaggio che di istituzionale non aveva nulla.
Ora, sul filo di lana, apportando anche qualche minimo correttivo figurativo nelle direzioni che avevamo indicato, arriva il documento programmatico che dovremo emendare e discutere a fine mese, con una parte dell’opposizione che pare intenzionata a far saltare il tavolo ed una parte della maggioranza che non vede con piacere l’essere costretti a far pagare di tutto e di più ai cittadini e si sfilerebbe dal tavolo molto volentieri. Poi ci siamo noi, quelli che era meglio sfruttare l’avanzo, che l’anno scorso pure c’era, per investire in una seria e pervicace programmazione europea, che hanno presentato la mozione contro gli affitti d’oro ed hanno chiesto costantemente la messa a reddito dei beni come l’ex caserma Piave. Chiamatela pure demagogia, se volete, ma un comune che ha rinunciato all’incasso di tributi e multe per milioni, che ha dovuto rinegoziare i propri mutui per avere uno spazio contabile di manovra, e che non ha avuto la lungimiranza di tentare da subito la via d’un “Ufficio Europa” ha davvero, in tempi di crisi, bisogno di tanto aiuto.
Venendo al bilancio, ad una lettura sommaria, i programmi operativi contenuti nella RPP (Relazione Previsionale e Programmatica) sono il vero punto debole, stanche ripetizioni di quanto già visto e fatto, costruiti con uno sconfortante uso del copia e incolla. Per dirne una le analisi dei singoli programmi (punto 5.4 del RPP) sono esclusivamente dei copia&incolla, dicono le stesse parole che si parli di sport, pulizia, tributi o giustizia, istruzione o servizi sociali, cultura od investimenti per pagine e pagine di noiose ripetizioni che privilegiano l’approccio burocratico al moderno e necessario controllo di gestione, pure previsto dal nostro ordinamento.
«Quello che emerge dunque è davvero la mancanza d’innovazione, di idee concrete e di una volontà che non sia quella di spremere i soliti noti, i tartassati orvietani, per mantenere lo stesso caravan serraglio di sempre.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto
Naturalmente non ci arrenderemo e proveremo ad incidere su questo documento in Consiglio ma sarebbe demagogia promettere grandi risultati essendo oggi, purtroppo, il M5S la forza di minoranza della minoranza stessa. A noi la demagogia non piace quindi tenteremo un approccio politico e programmatico di lungo periodo proponendo correttivi al bilancio fuori dal contesto del bilancio stesso, responsabilizzando sia le forze di maggioranza che quelle dell’ex maggioranza d’era Concina.
Il primo correttivo che porremo all’ordine del giorno è il Baratto Amministrativo, già presente in molti comuni italiani, che è un vero e proprio strumento di difesa dei cittadini più indeboliti dalla crisi, delle famiglie, e dei piccolissimi imprenditori, tessuto vitale per la nostra Italia, che potranno, se le altre forze politiche appoggeranno la nostra proposta, pagare in parte o del tutto il proprio debito con l’amministrazione comunale, a titolo di esempio, potando le siepi lungo via Postierla, imbiancando i locali della scuola materna di Ciconia o aiutando i netturbini a tenere pulito il centro storico.
Un modo pratico di spostare la partita economica dai costi vivi pagati a ditte per gli stessi servizi al pareggio con i contribuenti, quindi a costo nullo per l’amministrazione, tolto il piccolo impegno dell’organizzazione dei servizi e la grande soddisfazione di aver favorito l’inclusione sociale di chi è in difficoltà. Un’amministrazione che poteva ragionare e programmare meglio, con un bilancio che non merita promozione, che ha perso tante occasioni ed è stata lassista nella stesura dei programmi operativi, ma che almeno, accogliendo questa proposta, non sarà del tutto “matrigna” nei confronti dei cittadini.
Qui di seguito il testo della proposta M5S
Al Presidente del Consiglio Comunale dott. Pettinacci
OGGETTO: OdG “Patto con il cittadino (Baratto Amministrativo)”
VISTA:
La legge dello Stato n°164 del 2014, all’art. 24 “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, al comma 1 cita: “I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.
CONSIDERATO CHE:
- Ogni Amministrazione Pubblica dovrebbe sensibilizzare i cittadini a rispettare e tutelare il territorio in cui vivono, invitandoli anche a migliorare il decoro urbano;
- La legge n. 164/2014, Art. 24, Comma 1 prevede che i Comuni definiscano criteri e condizioni per realizzare interventi su progetti presentati dai cittadini, deliberando riduzioni o esenzioni da tributi che, specialmente in questo particolare momento di crisi economica, sarebbero un chiaro segnale di vicinanza dell’Amministrazione ai problemi della cittadinanza tutta;
- La fattiva collaborazione tra Amministrazione e cittadini rappresenterebbe anche uno stimolo a diffondere maggiore senso civico e senso di appartenenza, fornendo esempio di vicinanza delle Istituzioni alle problematiche quotidiane degli abitanti del territorio.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
a definire un Regolamento Comunale (entro 120 giorni) che introduca la possibilità del “Baratto Amministrativo” inerente alla collaborazione tra cittadini e amministrazione, e che ne definisca i criteri, le modalità e le reciproche garanzie. Le attività individuate, a titolo esemplificativo, possono essere indicate tra quelle relative a: manutenzione ordinaria, pulizia e vigilanza dei parchi, giardini ed aiuole e dei luoghi pubblici, assistenza alle scolaresche, sgombero neve ecc. Il sistema di calcolo del valore economico delle ore di lavoro svolte potrà essere attuato in funzione del tipo di incarico e del relativo costo orario.
Colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti ed augurare buon lavoro.
Lucia Vergaglia
M5S Orvieto