All’esterno della rupe cittadina nella parte che volge al calar del sole una chiesa dalla lunghissima storia sovrasta quel cimitero monumentale di Orvieto pensato dal Vespignani nel risorgimento e circondato dalla murata che negli anni ottanta progettò il giovane Massimiliano Fuksas.
E’ San Lorenzo in vineis, San Lorenzo delle vigne, già presente e testimone degli eventi del miracolo eucaristico e degli anni delle guerre come chiesa delle monache del convento di clarisse, che divenne forte di una guarnigione con Giovanni di Vico poi di nuovo monastero francescano, in rovina e danneggiata dal tempo a dalle guerre a più riprese ricostruita nella forma attuale dopo che il Vescovo Francesco Monaldeschi a metà quattrocento trasferì lontano le monache e poi restaurata con gli ori di Monaldo Monaldeschi oltre duecento anni dopo, subì tanti interventi fino ad arrivare a noi molto diversa dalla raffigurazione pittorica in cui il vescovo di Orvieto di ritorno da Bolsena consegnava a Papa Urbano IV il Sacro Corporale al ponte del rio Chiaro.
Oggi San Lorenzo in vineis versa in stato di grave abbandono nonostante l’opera di sensibilizzazione che tanti cittadini, e tanti ospiti illustri d’altri paesi, hanno a più riprese tentato di fare vedendola divenuta un deposito, un’attrezzeria, privata dei suoi affreschi e delle tele, della pala d’altare e del crocifisso.
Si tratta di un monumento, e come tale è soggetto a vincolo di tutela da parte dei beni culturali ed è stata sottoposta a lavori di consolidamento statico e funzionale. Nel 2004 furon0 approvati lavori di completamento finalizzato all’uso del convento: al piano terra erano previste opere di finitura del chiostro e al primo piano servizi igienici nonché le pavimentazioni e il rifacimento degli infissi conformi alla tipologia originaria e le opere di finitura e concordate con la Soprintendenza. Era il 2004 e la Giunta Comunale approvò il progetto esecutivo per il completamento dei lavori di questa manutenzione straordinaria del complesso per un importo complessivo di 100.000,00.
L’intervento, che avrebbe dovuto essere finanziato con apposito mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, era stato inserito nel Piano Pluriennale degli Investimenti 2004/2006, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2004/2006 e nell?elenco dei lavori per il 2004. Sono stati completati quei lavori?
A noi non sembra proprio.
Nel 2011 intanto crollò parte del tetto e due anni dopo, durante un temporale, in mancanza di parafulmine e quindi di messa a norma, un lampo colpì il crocefisso scagliandolo a centinaia di metri e danneggiando la sommità rimasta anche priva del simbolo religioso. A questo punto la seconda domanda sorge spontanea: E? in sicurezza la chiesa?
Intanto ricordiamo che anche oggi negli itinerari turistici del Parco archeologico ambientale dell?Orvietano (Paao), il complesso di San Lorenzo in Vineis viene indicato come terzo luogo di interesse del percorso dopo Campo della Fiera e Selciata del Tamburino. C?è rischio per l’incolumità dei visitatori degli itinerari escursionistici previsti dal Paao?
Abbiamo quindi predisposto un’interrogazione al Sindaco, sia per la complessità della vicenda che per il fatto che è Giuseppe Germani competente per la valutazione sulla conclusione dei lavori pubblici passati, sulla sicurezza e sul turismo ed anticipiamo che valuteremo le risposte e vigileremo sulle eventuali iniziative che l’Amministrazione, finalmente, vorrà prendere.