di Piergiorgio Pizzo, ex assessore al Bilancio del Comune di Orvieto
Ormai da alcuni giorni è a disposizione della città il bilancio di previsione 2015 del Comune di Orvieto ma, stranamente, nessuno ne parla.
Come mai? …Semplice, le grandi ricette economiche sbandierate in campagna elettorale (no alla tassa di soggiorno, milioni di euro dal turismo per tutti, meno tasse, rilancio economico, etc.) si possono riassumere in più tasse, meno servizi e tante “stranezze”.
– E’ previsto un aumento delle entrate tributarie e extra tributarie (cioè più tasse per i cittadini) per oltre 440.000,00 euro.
– Sono previsti tagli alla spesa su: istruzione pubblica, cultura, sport, turismo, manutenzioni, sociale, sviluppo economico e servizi produttivi per circa 900.000,00 euro.
Strano ma vero:
– raddoppia il gettito dell’imposta di soggiorno, circa 400.000 euro, e si taglia su turismo e manifestazioni culturali (ad esempio Umbria Jazz).
– aumentano le spese per rimborsi agli amministratori per oltre 60.000,00 euro e le si finanziano con un taglio di pari importo ai servizi di assistenza scolastica (scuolabus e mense).
Ma ci sono altre cose strane:
– “Spariscono” dal bilancio le quote associative (alta scuola, comunità montana, crescendo) che si siano accorti che questi sono solo carrozzoni? Strano è che, comunque, non è possibile cancellare le quote associative?
– “Spariscono” dal bilancio i fondi per asfaltare le strade e mantenere i giardini (solo pochi giorni fa l’assessore aveva promesso un intervento straordinario su tutti i giardini? Con quali fondi?) Strano è che questa voce di bilancio negli anni ha sempre pesato per circa euro 600.000 come fa oggi ad essere sufficiente uno stanziamento di soli circa euro 500.000?
– “Sparisce” l’accantonamento per la causa sugli swap BNL (è stato sempre di 300.000 euro e sempre ampiamente insufficiente per l’opinionista Gnagnarini e anche per i revisori dei conti del Comune di Orvieto) strano, adesso si accantonano solo 250.000 euro?
– Ricompaiono le spese per affitti, cassate per intero dalla giunta Concina, strano, come mai???
E ancora più strane:
– La spesa per la pubblica illuminazione, che tutti gli anni si aggira intorno a 600.000 euro, quest’anno “magicamente” scende a 400.000 euro senza che ci siano stati investimenti per la riduzione dei consumi.
– La spesa per manutenzione ascensori, parcheggi e scale mobili, costante a circa euro 550.000,00 annui, viene tagliata di circa euro 50.000,00 senza anche qui aver fatto interventi straordinari (giorni scuri per le scale mobili e l’ascensore della stazione!)
Allora forse i tagli sono stati un po’ tirati? O la spesa è stata, forse, non ben stimata?
Aspettiamo il giudizio nei prossimi giorni del collegio dei Revisori dei conti e se questo non farà chiarezza, aspetteremo il giudizio della magistratura di controllo alla quale sicuramente “deviazioni” dal piano pluriennale, non concordate, non sfuggiranno.
Quanto sopra a dimostrazione di come il piano pluriennale (approvato dalla giunta Concina) rimane una “sentinella” per questa vecchia amministrazione di sinistra quallora volesse riprendere a giocare con il bilancio del Comune di Orvieto.
Forse c’è un’altra stranezza; non è che nella foga di fare il bilancio si è pensato che la città può stare tranquillamente al buio, gli impianti di scale mobili e ascensori si possono chiudere, i servizi sociali possono essere indeboliti e le scuole possono funzionare senza servizio mensa e scuolabus? Questo la città non se lo aspetta.