Il capocomico di una sfortunata compagnia teatrale caduta in disgrazia chiede di essere ricevuto dal prefetto del paese per invitarlo a presenziare alla messa in scena del nuovo spettacolo della sua compagnia, al fine di ottenere quel riconoscimento pubblico che gli avrebbe permesso di proseguire con dignità il suo viaggio e la sua arte.
Il teatro si guarda allo specchio e vi trova riflessa la vita, la società e i suoi subdoli cliché, ed è dura per il prefetto De Caro ammettere che ciò che lui sta censurando, la forza espressiva dellarte, è in realtà essenza stessa dellumanità e di quel mondo che lui crede di poter controllare. Questo lemblema de LArte della Commedia, opera di De Filippo del 1964, dove il confine tra realtà e messa in scena si assottiglia a tal punto da mettere in crisi tutte le fragili sicurezze delluomo circa la propria identità e lidentità di chi lo circonda. Ed è così che il mondo reale mostra tutta la sua insita finzione e, viceversa, quella che noi crediamo finzione rivela tutta la sua incontenibile Verità.
Questa di De Filippo è unopera dai risvolti di profonda critica e denuncia sociale, così come gli altri testi della raccolta di cui fa parte, Cantata dei giorni dispari, ovvero dei giorni difficili. È un vero e proprio manifesto politico della poetica teatrale Eduardiana che si scontra con quella borghesia cieca che censura ideologicamente e materialmente i contenuti di verità che larte ha il potere e il dovere di esprimere, negandone, dunque, il ruolo sociale e relegandola a mera distrazione delle masse.
La compagnia teatrale G.A.D., Gruppo dArte Drammatica Città di Pistoia, si misurerà questa sera, venerdì 24 luglio, con questo sottile testo dellautore partenopeo, mettendo in campo decenni di esperienza e, soprattutto, di profonda passione per larte teatrale. Linizio dellattività del gruppo risale infatti al 1970, anno in cui il fondatore e direttore artistico Fabrizio Rafanelli decide di riunire in ununica associazione appassionati di teatro vecchi e nuovi, dando il via ad unesperienza culturale di grande rilievo che ha come obiettivo primario l’accrescimento umano, culturale e artistico sia degli attori, sia del pubblico più eterogeneo. Ad oggi, con la direzione del regista Franco Checchi, la compagnia conta più di quaranta produzioni, altrettanti iscritti e numerose partecipazioni e riconoscimenti alle più importanti rassegne nazionali di teatro amatoriale.
Domani, in occasione del quarto appuntamento con il 19° Festival Nazionale di Teatro Amatoriale Premio Stella dOro – 1° Premio Massimo Gilibini, 11° Premio Giancarlo Pancaldi – nel bel teatro a cielo aperto di Piazza S. Maria, ci scopriremo forse spettatori e teatranti allo stesso tempo, un po capocomici e un po prefetti; inesorabilmente reali nel vestire lumanità dei nostri panni di scena quotidiani.