di Andrea Scopetti, segretario Pd Orvieto
Più di altre citazioni politiche e amministrative sono le parole del segretario regionale del Partito democratico, Giacomo Leonelli, presente alla serata di chiusura insieme al senatore Gianluca Rossi e all’onorevole Anna Ascani, a riassumere il senso e l’opportunità che la Festa dell’Unità 2015 ha segnato per il partito di Orvieto e per l’intero territorio.
“La larga partecipazione che ho potuto riscontrare questa sera, il valore dei dibattiti politici, il coinvolgimento di tanti volontari e di tante persone dimostrano come questa Festa dell’Unità abbia ottenuto un risultato importante – afferma il segretario regionale Giacomo Leonelli -. In questi mesi tutto il Partito democratico ha vissuto e sta vivendo un momento particolare. Lo stesso partito regionale e i vari circoli provinciali e territoriali hanno affrontato la delicata fase elettorale con lo spirito giusto come è avvenuto a Orvieto con il Pd guidato dal segretario Andrea Scopetti.
Ora ci aspetta una fase nuova, una fase che consolidi e rafforzi il ruolo del Partito democratico in Umbria. Lo stesso – chiude Leonelli – deve avvenire a Orvieto dove insieme al segretario si dovrà lavorare per dare a questa città e al territorio il giusto spazio di protagonista che deve avere nel panorama politico e amministrativo regionale”.
Dieci giorni di Festa chiusi con l’entusiasmo di ripartire nel segno dell’unità, della condivisione e della partecipazione per un Pd più forte e soprattutto più vicino alle esigenze delle persone. Proprio delle prospettive dei territori nella sfda della crescita regionale, nazionale ed europea si è discusso con la presenza del Viceministro Enrico Morando, dei Sottosegretari Gianpiero Bocci e Sandro Gozi, con il senatore Gianluca Rossi, l’onorevole Anna Ascani, l’assessore regionale Antonio Bartolini, la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi, il segretario del Pd di Bruxelles Francesco Cerasani.
A dare un segnale importante allo sviluppo del territorio e alla prospettiva occupazionale dei giovani sono stati gli incontri avuti dai rappresentanti del Governo Nazionale con alcuni imprenditori orvietani.
La visita in alcune aziende locali ha evidenziato la necessità di recuperare il rapporto con il Governo per dare risposte concrete a chi investe e sopratutto ai lavoratori e a chi si affaccia al mondo del lavoro. Il ruolo degli strumenti di programmazione di area vasta come i Contratti di Fiume e le Aree Interne diventano progetti che oltre a rispondere a queste esigenze danno l’opportunità di costruire sinergie extraterritoriali forti e produttive.
“Da questa Festa emerge un segnale concreto, decisamente diverso da quanti vogliono far credere altro: il Partito democratico di Orvieto guarda all’unità e alla condivisione di un progetto politico di crescita e sviluppo della città – afferma il segretario del Pd di Orvieto, Andrea Scopetti -. Per questo voglio ringraziare prima di ogni altra considerazione i tanti volontari che hanno lavorato alla riuscita di questo evento in un momento in cui il valore dell’impegno e del volontariato politico vanno evidenziati più di ogni altra valutazione. Ringrazio le personalità del governo nazionale e regionale che hanno preso parte ai dibattiti sempre seguiti da molti cittadini. Quella che si è chiusa è stata la Festa dell’Unità del confronto e della partecipazione che devono essere alla base del futuro del Pd di Orvieto e del territorio.
Di un’area che non accetta accordi al ribasso, ma pretende un ruolo da protagonista nel panorama politico e amministrativo regionale”.
Per il segretario Scopetti il futuro del partito ha un percorso decisamente delineato. “Rendersi conto che esistono ancora molte persone che credono nel Pd e per il Pd trascorrono serate a lavorare genera una sola considerazione: il Pd deve ricostruirsi sulle persone, su quanti, non solo quelli che sono già vicini al partito, scelgono la politica per costruire – continua Scopetti -. Tanto più è compromettente per lo stesso Pd continuare a dare spazio a chi pur avendo ottenuto tanto continua a lavorare per minare l’unità del partito.
L’unità del partito si costruisce con la partecipazione e la condivisone, questa è la strada su cui si lavorerà già dai prossimi giorni: ascoltando la gente, mettendo in primo piano il ruolo dei circoli e soprattutto parlando a viso aperto con tutti i dirigenti del Pd che vogliono un partito aperto, operativo e propositivo. Dove in nessun organo di partito si dovrà più parlare di minoranze o maggioranze, ma di progetto condiviso”.
“Un partito unito – aggiunge Scopetti – è un partito capace di sostenere, nell’adeguato rispetto dei ruoli, l’amministrazione comunale nel modo giusto e con l’apporto necessario di idee e progetti. Come evidenziato durante la Festa dell’Unità il lavoro fatto in questo anno dall’amministrazione comunale di Orvieto, guidata dal sindaco Giuseppe Germani, è stato importante e fondamentale per riprendere le fla di un progetto politico e di sviluppo bruscamente interrotto nei cinque anni di amministrazione di centrodestra.
Oggi, come per il partito, l’amministrazione comunale ha bisogno di una nuova partecipazione che sia sinonimo di condivisione con tutta la città per attuare quelle scelte e quei programmi che chiudano la fase di recupero e aprano quella della crescita. Il Partito democratico è pronto e disponibile a sostenere con ancora più forza l’amministrazione e a dialogare con la città per portare a termine il progetto di sviluppo che lo scorso anno ha riportato il centro sinistra alla vittoria elettorale”.
L’ultima considerazione si rivolge alle posizioni assunte dai sottoscrittori del gruppo Cambiamento Progressivo sul futuro del segretario, del Partito territoriale e di quello intercomunale. “Bisogna sempre cercare di comprendere i motivi e le persone che muovono tali critiche – replica il segretario Scopetti -. Sono sicuro, perché ci conosciamo da tempo, che tra i sottoscrittori di questo ennesimo documento ci sono persone che vogliono bene alla politica e al Pd. Persone che scelgono di stare in un partito per il bene della città e della politica, rispetto a chi invece tramite il Pd punta ad ottenere stabilità non solo politiche. Prima mi rivolgo a quest’ultimi ricordandogli, visto che da tanti anni vivono nella politica, che le dimissioni non si annunciano: si danno. Tanto più è necessario capire se questa comunicazione diventa la formalizzazione di una scelta o la rappresentazione di una minaccia; nel primo caso ne prendiamo atto e ci aspettiamo un gesto coerente, nel secondo ormai non ci meravigliamo più di certi metodi. A chi invece crede nel bene della politica rinnovo la volontà di costruire nell’unità un nuovo
futuro per il Partito democratico di Orvieto e per il territorio”.