ORVIETO – Corteo storico 2015, tutte le novità.
Sarà la Palombella ad introdurre la prima novità del panorama degli eventi organizzati dall’associazione “Lea Pacini” a partire dall’uscita del corteo della dame che avverrà appunto domenica 24 maggio, nel pomeriggio, anziché la vigilia del Corpus Domini.
A parlarne è stato il presidente dell’associazione Silverio Tafuro che ha spiegato la variazione di questa consuetudine – ferma restando la partecipazione delle Dame ai Vespri in Duomo – con la volontà di legare in maniera ancora più significativa l’uscita delle Dame ad una delle feste orvietane molto sentite e puntando proprio sul binomio Donne e Fiori.
Anche per il Corpus Domini, si preannuncia una sfilata del Corteo Storico variegata e organizzata in collaborazione con altre associazioni.
Sabato 6 giugno – vigilia della festa – l’annuale appuntamento dell’associazione FIDAPA celebrerà con una conferenza la signora Lea Pacini, donna di grandissimo carattere e creatrice del Corteo Storico Città di Orvieto. Seguirà la visita ai costumi e all’Associazione Lea Pacini estesa al pubblico.
Il 13 giugno in occasione dello svolgimento dell’evento Miracolo di Bellezza, il Corteo Storico non parteciperà alla partita a scacchi in quanto i costumi usciti il giorno 7 non saranno pronti per una nuova uscita, tuttavia assicurerà una propria presenza con una ambasceria nella giornata di sabato in cui Orvieto porterà il suo saluto alla città di Marostica.
Da ultimo, il presidente dell’associazione Lea Pacini ha rappresentato l’esigenza di coordinare al meglio le date dei vari eventi ed ha ringraziato tutti i volontari che, attraverso il loro impegno costante fanno vivere il corteo storico ogni anno in occasione degli appuntamenti cittadini. Tafuro ha concluso che il corteo deve tornare al centro dell’attenzione della città, a partire dalla sede che deve essere decorosa. Di qui l’invito all’amministrazione comunale ad investire sulla sede nel momento della riorganizzazione e rifunzionalizzazione degli immobili del Comune.
Dei dettagli delle uscite del corteo storico ha parlato a lungo Alberto Bellini secondo il quale, quest’anno si è avverato un sogno: quello che da parte di una intera città si è tornati a porre l’attenzione non solo sul corteo storico o sul corteo delle dame ma su tutta una serie di avvenimenti che sono stati sempre presenti nella città, seppure in maniera occasionale e meno organizzata. In particolare ha affermato che sono state evitate le sovrapposizioni e che le manifestazioni sono state spalmate in maniera organizzata.
Bellini ha definito importante il ruolo svolto da “Orvieto in Fiore” che fa da collante a tutti gli appuntamenti, inoltre ha ribadito che quest’anno la novità rilevante è lo spostamento del corteo della dame al giorno di Pentecoste, una scelta necessaria anche per evitare la sovrapposizione tra il corteo e la staffetta dei quartieri della vigilia del Corpus Domini.
Il Corteo delle Dame sarà organizzato rispettando la precedente formulazione che comprende la partecipazione ai Vespri in Cattedrale. Si è quindi soffermato sugli altri appuntamenti della sera della Pentecoste: lo spettacolo di arcieri e balestrieri orvietani, il Corteo dei Popolani, lo spettacolo di falconeria tra i più amati e apprezzati.
Per il Corpus Domini, il 5 giugno in Sant’Andrea si svolgerà lo spettacolo di musica medievale Chominciamento di Gioia – Rosa das Rosas, inoltre verrà presentato il manifesto realizzato da Renzo Orsini e si svolgeranno le visite guidate ai costumi del corteo e alla sede dell’Associazione.
La sfilata del Corteo Storico – che è sinonimo di 64 anni di vita di questa importante istituzione orvietana e di profonda partecipazione religiosa – resterà tale, ma saranno ritagliati alcuni momenti di spettacolarizzazione.
Dall’uscita (anticipata) alle ore 9 fino alle 10,30 in cui inizierà la processione vera e propria, avverranno alcune variazioni che in parte sono iniziate già lo scorso anno. Originariamente il corteo era diviso in due grandi parti facenti capo al Podestà e al Capitano del Popolo, quest’anno ci sarà una definizione maggiore, ovvero in tre parti: Podestà, Capitano Popolo, Corteo della Città dove il soggetto rilevante è l’intero corteo. Questo perché il Corteo Storico di Orvieto non prende in esame un anno specifico ma 100 anni dalla metà del 1200 alla metà del 1300 quindi l’intenzione è quella di rappresentare uno spaccato della città. Ci saranno dei micro spostamenti nell’ordine dei figuranti comunque rispettoso della storia.
Il corteo storico è un patrimonio di una eleganza incomparabile ed irripetibile nel senso che non ci sono più le maestranze che lo hanno realizzato, tuttavia quest’anno usciranno l’ottavo cavaliere e una sesta quadriglia di armigeri. Nelle conclusioni, Bellini ha ringraziato la società Vetrya attraverso la quale il corteo storico sta facendo grandi passi verso il futuro: la società, infatti, sta sostenendo alcuni progetti e realizzazioni, dalle teche multimediali per la musealizzazione dei costumi all’App dedicata con tutte le informazioni possibili sul corteo e sui suoi costumi che sperimenta per la prima volta in un contesto del genere la tecnologia di prossimità