I Movimenti aquesiani “Cinque Stelle” e “Sveglia Acquapendente” rendono note due diverse note informative sull’Ospedale di Acquapendente. “Come spesso accade durante il periodo di campagna elettorale”, sottolineano i pentastellati, “riaffiorano personaggi politici aquesiani dalla corta memoria che, mal celano, dietro una sacrosanta campagna per il miglioramento dei servizi e per l’ottenimento dei pieni diritti sociali, il desiderio di una propaganda personale. Alla riunione indetta dal Sindaco Alberto Bambini sotto espressa richiesta di Forza Italia non erano presenti tutte le forze politiche, considerando l’assenza dei consiglieri di minoranza Lista Civica.
Avremmo dovuto ricevere chiarimenti circa l’evoluzione di ciò che rimane del nostro nosocomio. In effetti si è parlato prevalentemente di un attesa riguardante il presunto successore del Commissario straordinario Asl di Viterbo Macchitella e delle eventuali decisioni che saranno prese in merito alle nuove assegnazioni dei Dirigenti, al prospetto del personale e alle mansioni assegnate.
Sono passati parecchi mesi ed ancora non ha una identità precisa. Nell’atto aziendale Asl Viterbo 2015 dove si preannuncia l’istituzione della Casa della Salute e di un presidio ospedaliero in zona disagiata, infatti non si fa chiaro riferimento sulla futura organizzazione di quel poco che rimane del nostro Ospedale ne si comprende come potrà e dovrà funzionare al suo interno una Casa della Salute”. “Errare è umano ma perseverare è diabolico”, sottolinea “Sveglia Acquapendente”.
“Questo detto calza a pennello in questo mese di Maggio al Sindaco Alberto Bambini. Aveva già dato in passato crisma istituzional-politico ha chi non requisiti e continua a darlo. Non lo ripetiamo a Lui (visto che oramai ci arrendiamo al fatto che abbia fatto definitivamente orecchie da mercante) ma a tutti coloro che fra un anno preciso si recheranno alle urne per votare il nuovo Sindaco. Gli unici esponenti ufficiali del centro-destra sono i rappresentanti della Lista Civica di minoranza Aldo Bedini, Alessandro Brenci, Sergio Iacoponi, Franco Ferri.
Altri nomi non hanno nessuna istituzionalità in quanto non hanno ricevuto alcun incarico da livelli nazionali, regionali, provinciali. Solo loro ed unicamente loro hanno diritto di affrontare tematiche a 360 gradi. Partendo soprattutto dal Nostro ospedale. Non coinvolgerli nella riunione è stato discriminatorio, errato ma, soprattutto, controproducente per le questione future sulla sanità. Anche perché si è dato solo ed unicamente voce a chi fa dell’ignoranza impero e regno da oltre un decennio”.