ORVIETO – Presentata stamani a Todi la candidatura a “Capitale Italiana della Cultura – 2016/2017” avanzata dai Comuni di Orvieto e Todi al MIBAC. Presenti, i sindaci di Todi e Orvieto, Carlo Rossini e Giuseppe Germani, l’assessore alla Cultura di Orvieto, Vicenzina Anna Maria Martino e lo staff tecnico dei due Enti che ha lavorato al progetto.
Orvieto e Todi. Tra antichi campanili e nuovi ponti culturali. E’ questo il titolo del progetto riassunto in 40 cartelle oltre agli elaborati tecnici. Un progetto che si fonda sui seguenti aspetti:
L’Umbria conserva intatto un patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico di indubbio valore. Le sue città ed i suoi comuni, spesso meta di turisti e visitatori, hanno vissuto per lungo tempo all’ombra di campanili che hanno generato identità forti, tratti profondi che rendono ogni luogo unico. La Regione Umbria ha avviato da tempo un programma di valorizzazione ed integrazione dell’intero territorio regionale.
Il progetto che Orvieto e Todi intendono promuovere si inserisce in questo lavoro, superando antichi campanili e iniziando a costruire ponti culturali tra le città.
Orvieto e Todi sono luoghi simbolo dell’Umbria. A meno di 50 chilometri l’una dall’altro, la rupe orvietana e il colle tuderte connotano il panorama paesaggistico e storico-artistico della regione e sono tra gli skylines più riconoscibili e famosi nel mondo.
Immerse in un territorio pressoché incontaminato, dove le aree naturali convivono con le aree coltivate per le produzioni tipiche del vino e dell’olio, ai vertici del made in Italy, Orvieto e Todi hanno caratteri molti diversi tra loro, che oggi possono costituire elemento di reciproco arricchimento costruendo, dopo quelli fisici, ponti culturali sulle sponde del Tevere. Negli ultimi decenni le due antiche città hanno vissuto elementi importanti di condivisione, a conferma di un percorso possibile: dall’unificazione delle due diocesi di Orvieto e Todi in un’unica esperienza pastorale, oggi diocesi di Orvieto-Todi, alla salvaguardia del Colle di Todi e della Rupe di Orvieto attraverso una “legge speciale” ottenuta nel 1987, con un lavoro comune negli ultimi 30 anni intenso ed ancora in corso.
Orvieto e Todi vivono di circuiti turistici diversi, su vie che attraverso l’Umbria spesso senza incrociarsi.
L’obiettivo del progetto è quindi quello di avviare un percorso di promozione integrata che accresca le potenzialità delle due città in termini culturali, promozionali e turistici, valorizzando ciò che le rende uniche e ciò che, insieme, le può unire.
Sintesi del progetto
Orvieto e Todi si propongono insieme come capitali italiane della cultura per esaltare l’eterogeneità, la ricchezza, la diffusione nel territorio del grande capitale storico, artistico, culturale e paesaggistico dell’Italia con l’idea di far immergere visitatori e turisti in un grand tour moderno fatto di arte, cultura, paesaggio ed enogastronomia, elementi che le hanno già fatte eleggere a città del “buon vivere” e che oggi costituiscono la base per una nuova percezione della qualità della vita.
Un modello innovativo e sostenibile di cultura del turismo in cui lo stile di vita, la valorizzazione dell’identità storica, le caratteristiche materiali e le vocazioni specifiche del territorio motivano in forma nuova potenziali turisti e visitatori.
Todi e Orvieto insieme intendono strutturare e attivare un’offerta culturale integrata e una condivisa strategia di comunicazione e accesso, realizzando una rete di infrastrutture digitali e fisiche, che rilanci la comune vocazione all’accoglienza e esalti la reciproca promozione.
Le due città intendono sperimentare un sistema di fruizione integrato delle risorse, delle iniziative e degli eventi che possa generare linee di sviluppo comuni, stabili e produttive.
Il progetto, partendo dalla riqualificazione, con risorse già disponibili, di spazi storici per l’informazione turistica e dalla valorizzazione di luoghi simbolo delle città, intende condividere linee strategiche di promozione dei territori, valorizzando il patrimonio storico artistico presente, anche attraverso le iniziative culturali che verranno proposte e condivise nelle due città.
Il paesaggio e l’enogastronomia contribuiranno allo sviluppo di percorsi di visita e soggiorno integrati. Il progetto intende anche esaltare la vocazione spirituale delle due città, attraverso i luoghi simbolo del miracolo eucaristico ad Orvieto e la presenza a Todi del Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, che ha da poco celebrato la Beatificazione di Madre Speranza di Gesù.
Il Progetto
La promozione della cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica si sostanzia non solo in coerenti ed articolate azioni interne ma nell’idea stessa di condividere la candidatura a capitali italiane della cultura.
Le città di Orvieto e Todi, nel ritenere lo sviluppo culturale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale, intendono condividere tra territori ed istituzioni limitrofe l’obiettivo di un rafforzamento comune, certi che l’agire insieme porti a risultati ulteriori e superiori rispetto ad azioni separate.
La valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, ben presente ed articolata all’interno del progetto, può così superare i confini delle città in un autentico abbraccio ideale.
La progettazione comune ed il nuovo dialogo costante tra Orvieto e Todi necessiteranno di servizi rivolti ai turisti potenziati ed integrati, anche attraverso percorsi di rigenerazione e riqualificazione urbana e lo sviluppo delle industrie culturali e creative presenti nel territorio.
Gli obiettivi
– Avvio di una progettazione integrata e di una pianificazione strategica condivisa sul versante culturale tra le amministrazioni di Orvieto e Todi
– Condivisione di percorsi culturali, spirituali e di valorizzazione del territorio, ad integrazione e incremento dei percorsi turistici già in essere
– Individuazione e sviluppo di azioni di promozione comuni
– Rafforzamento delle capacità di accoglienza e di informazione turistica, anche attraverso processi di rigenerazione e riqualificazione urbana
– Incremento dei flussi turistici
– Sviluppo e valorizzazione delle industrie culturali e creative
Snodo dell’operazione di condivisione e di rappresentazione di tutte le offerte messe in campo è rappresentato dal punto di informazione e accoglienza turistica IAT, oggetto di una totale riconversione secondo le linee guida della Regione Umbria, ovvero un ufficio proiettato all’esterno, consapevole di un servizio di accoglienza dinamico, veloce, contente ed esaustivo verso ogni richiesta. In questa ottica saranno realizzati nuovi punti di informazione turistica ad Orvieto presso la Chiesa di San Giacomo e l’Area del Pozzo di San Patrizio e a Todi presso l’area dei Portici e dei Voltoni dei Palazzi Comunali.
Altro obiettivo è quello della rigenerazione e riqualificazione urbana dei due centri storici attraverso il recupero e la valorizzazione dei palazzi Simoncelli, del Popolo e dei Sette ad Orvieto e, a Todi, della Porta della Valle, nota come Porta Orvietana per il suo volgersi ad Orvieto e del Complesso delle Lucrezie.
Dal centro storico si va verso la scoperta del territorio e delle campagne circostanti perfettamente integrate sia dal punto di vista paesaggistico che architettonico, incastonate in un contesto naturalistico che va dalla Rupe di Orvieto al Colle di Todi, attraverso la valorizzazione di percorsi tematici quali: “Il Fiume Tevere antica terra di confine, oggi di unione”, “Orvieto-Todi: la strada della montagna, tra castelli, torri e forre”, “Parco Botanico Montecristo”, “I circuiti del paesaggio” e “Via Amerina”.
Il viaggio verso la scoperta del territorio trova un elemento integrante e irrinunciabile nei percorsi enogastronomici fra cantine, frantoi, agriturismi e ristoranti.
All’offerta culturale e turistica che prevede da tempo manifestazioni ed eventi, si aggiungono iniziative culturali specifiche che fanno da collante tra le due città, mostre dedicate a temi e personaggi protagonisti di storie e vicende comuni ad entrambi i centri: “Il Marte e il fulmine sepolto”, “Orvieto-Todi: le vie d’acqua tra Etruschi e Romani”, “Ferraù Faenzone e la maniera romana”, “1617-2017. Per i 400 anni dalla morte di Ippolito Scalza” e convegni su Niccolò Cusano, Il Concilio Lateranenze IV, Salimbene De Adam e La medicina nel basso medioevo.
Orvieto e Todi rilanciano la propria millenaria vocazione all’accoglienza e con la valorizzazione del percorso di fede Bolsena-Orvieto-Todi si proponmgono come città pilgrim friendly per ospitare il moderno pellegrino sulle antiche vie della spiritualità umbra, legandole ai nuovi percorsi di arte e di fede “Valorizzazione del percorso di fede Bolsena-Orvieto-Todi-Collevalenza”.
Nello sviluppo della successiva fase di progettazione, verranno poi formalizzate le collaborazioni con enti, associazioni, istituti scolastici, fondazioni ed operatori sociali, culturali, economici e turistici per favorire la massima condivisione del progetto e la collaborazione continua. Il progetto prevede poi la realizzazione di opere infrastrutturali, manifestazioni ed eventi.
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Presentando la candidatura congiunta di Orvieto e Todi a “Capitale italiana della cultura” il sindaco di Todi, Carlo Rossini ha detto: “insieme al Sindaco Germani abbiamo chiesto il coinvolgimento della Diocesi. L’idea di fondo del progetto è quella di promuovere la vastità e l’eterogeneità del nostro territorio, puntando alla condivisione piuttosto che alla divisione. Sappiamo che il titolo di città capitale italiana della cultura sarà conteso, perchè il Paese è talmente ricco di eccellenze che sarebbe davvero arduo fare una scelta. Quindi piuttosto che candidare ciascuna singola città abbiamo pensato di condividere percorsi per allargare il fronte della promozione del territorio. Orvieto e Todi per quel che riguarda gli arrivi dal 2010 al 2014 aumentano gli arrivi e le presenze. Per Orvieto 220.00 annue per Todi 160.000 presenze di turisti che pernottano. Dobbiamo quindi puntare alla piena valorizzazione del territorio, e allora perché non metterle insieme, con un percorso che richiama la spiritualità delle nostre terre?”.
Per l’assessore alla Cultura del Comune di Orvieto, Vincenzina Anna Maria Martino “questa comune esperienza ha raccolto molto entusiasmo e ha registrato un nuovo spirito di iniziativa. Le nostre cittadine si sono guardate e divise per secoli, ma la storia e i molti punti che hanno in comune, così come la comune esperienza pastorale attraverso la Diocesi, sono oggi più che mai una grande opportunità. La speranza è che questa condivisione possa portare una maggiore apertura per il territorio umbro, apertura verso il territorio nazionale. Candidarci insieme come territorio che offre cultura e promuove accoglienza è stata dunque la scelta migliore. Il Giubileo straordinario della Misericordia ci dovrà vedere insieme come riferimento per un pellegrinaggio moderno attorno ai nostri due luoghi simbolo: il santuario della Misericordia di Collevalenza e il Duomo Orvieto. L’obiettivo generale del progetto è l’avvio della progettazione integrata e condivisa tra le due Amministrazioni che porti alla valorizzazione del territorio, all’incremento dei flussi turistici, alla capacità di operare la riqualificazione urbana, alla promozione di industrie culturali e creative. Parte integrante del progetto, per il quale ringrazio: Alessandra Cannistrà direttore del MODO, il prof. Claudio Bizzarri, Carla Lodi per la cultura, Luisa Borgna per il turismo e l’architetto Valentina Satolli, saranno in seguito anche le associazioni, le fondazioni, le scuole”.
Il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani ha infine affermato: “Ringrazio il gruppo di lavoro che in questi giorni e con il poco tempo a disposizione, si è impegnato e prodigato per stilare un progetto importante che evidenzia le grandi opportunità che Orvieto e Todi hanno per svolgere un ruolo importantissimo nel rappresentare la ricchezza del patrimonio culturale del nostro Paese. Ringrazio il sistema dell’Opera del Duomo, il suo presidente, Avv. Venturi che si è messo subito a disposizione. Sappiamo che la strada è in salita perchè la concorrenza di altrettante città italiane importanti è notevole, ma nonostante questo siamo pronti a reggere il confronto. Una scintilla che non è fine a se stessa: da Pasqua lavoreremo insieme per giocare fino in fondo questa partita. E’ un progetto di rilancio ambizioso di due città importanti. Al di là dell’esito finale, è altrettanto fondamentale l’innesco di questa rinnovata collaborazione”.
“Negli anni ‘80 del Novecento – ha aggiunto – la Rupe di Orvieto e il Colle di Todi furono insieme protagoniste di un progetto importantissimo quello del recupero e della salvaguardia del patrimonio geologica del proprio territorio e del patrimonio monumentale che vi è conservato. Oggi, Orvieto e Todi, sono ancora una volta insieme, e quella collaborazione di allora ha una attualità fortissima perché nei prossimi anni dovrà trovare una collaborazione ancora più stretta. Noi ci crediamo e ci crede anche la Regione. Dobbiamo mettere insieme i territori, creare opportunità per fare rimanere più giorni i tanti turisti, cogliamo l’ulteriore opportunità legata al Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. Il nostro territorio è porta d’ingresso all’Umbria e la prossima sistemazione dei cosiddetti ‘Fori di Baschi’ sono un altro passo verso l’avvicinamento del nostro territorio al resto dell’Umbria e dell’Umbria ad altre aree dell’Italia Centrale a noi prossime. Per la candidatura a ‘Capitale italiana della cultura 2016-17′ ci attende un grande lavoro da fare per le nostre comunità e con le nostre comunità che faremo partecipi e parte attiva. Insieme vogliamo cogliere questa grande opportunità che abbiamo”.
(fonte ufficio stampa Comune Orvieto)