ORVIETO – I ritardi nella vertenza Tione fanno un’altra vittima. Dopo il fallimento, i furti, lo smantellamento della linea produttiva, il tutto in assenza – ancora – del bando scelto in alternativa all’affidamento temporaneo, salta adesso anche l’ultima operazione in ballo: in queste settimane il Gruppo Montecristo, interessato inizialmente alla Tione, ha firmato l’accordo preliminare condizionato per l’acquisto del marchio di acqua minerale San Bernardo.
Già illustrato, il 25 marzo scorso, davanti ai sindacati, nella sede Confindustria di Cuneo, il piano industriale relativo alle attività connesse al marchio ceduto dal gruppo Sanpellegrino. Operazione conclusa, dunque. Ed ennesima doccia fredda per i venti lavoratori dell’ex stabilmento di Bardano che non sanno più cosa aspettarsi dopo la sequela di risvolti negativi che si stanno succedendo ininterrotti da mesi. Non percepiscono più un euro da ottobre. Permangono le difficoltà a sboccare l’ultimo mese e mezzo di cassa ordinaria, a quanto pare per problemi connessi alla continuità della produzione. E non c’è traccia della cassa straordinaria che dovrebbe decorrere dal 18 dicembre – data del fallimento – in avanti. “Siamo nella condizione assurda – lamenta un operaio – di non avere un lavoro e non poterne neanche cercare un altro. Chi ci assume a queste condizioni?”.
Intanto in tribunale le cose continuano ad andare a rilento. Il bando che già di per sé ha scontentato lavori e sindacati che avrebbero preferito l’affidamento temporaneo per questione di tempi, era annunciato – o almeno così sembrava – per la scorsa settimana, ma non è ancora uscito. Un limbo che è diventato insopportabile per i venti operai che in queste settimane hanno dovuto assistere anche ai furti all’interno dello stabilmento di Bardano: un danno di svariate centinaia di migliaia di euro all’impianto elettrico. Non c’è più nulla praticamente a parte i trasformatori. Nel bottino dei ladri anche lo scooter del valore, da solo, di circa 9mila euro. La linea 3 intanto giace impacchettata in attesa che la Deutch Leasing che ne è proprietaria a tutti gli effetti se la porti via definitivamente.