“Per il nostro Governo le migliaia di vittime che ogni anno perdono la vita sulle nostre strade non sono una priorità – esordisce così il segretario nazionale della Consap, Stefano Spagnoli l’eliminazione della previsione dell’ergastolo della patente” dal più ampio disegno di legge che dovrebbe prevedere il reato di omicidio stradale.
“Non vi è alcun dubbio – tuona Spagnoli – sul fatto che questo governo considera i circa 4000 morti per incidente stradale, che ogni anno contiamo in Italia, come un “tributo fisiologico” del paese altrimenti non solo avrebbe approvato da tempo il reato di “omicidio stradale” ma non avrebbe pensato minimamente a stralciare la possibilità di ritirare la patente a vita a chi provoca incidenti stradali mortali sotto effetto di sostanze stupefacenti od alcool ovvero si da alla fuga. Si è detto che in altri paesi dell’Europa, come la Germania per esempio, questo tipo di sanzione non è prevista dimenticando però che negli altri paesi esiste la certezza e la severità della pena, elementi questi che da noi sono soltanto chimere”.
“D’altra parte –prosegue il Segretario nazionale della Consap – Il nostro è un paese dove le risorse per la sicurezza, anche stradale, vengono tagliate a favore di un’immigrazione incontrollata. Questo è un paese dove le FF.OO. non hanno più etilometri, non hanno strumenti per accertare l’uso di sostanza stupefacenti perché, si legge in una nota del Dipartimento della P.S. , “…il materiale richiesto (etilometri n.d.r.) non è disponibile…e non risulta presente neanche nelle scorte degli altri servizi Tecnico-Logistici. Lo stesso è stato inserito nella programmazione acquisti dei recenti esercizi finanziari ma non ha trovato adeguata copertura.” Questo è un paese che non ha più soldi per acquistare i caschi e le tute antitrauma dei motociclisti della Stradale e per questo le ditte fornitrici hanno sospeso le forniture…questo è anche il paese dove nelle Università è stato invitato Schettino a tenere una conferenza mentre il Capitano di Fregata De Falco, che gli ordinò di risalire immediatamente a bordo della sua nave, viene trasferito da un incarico operativo ad uno prevalentemente burocratico. Purtroppo i cittadini dovranno rassegnarsi a piangere i propri morti sulle strade, almeno finchè qualcuno che frequenta le “stanze dei bottoni” non si accorgerà sulla propria pelle quanto è duro essere condannati all’ “ergastolo del dolore” per mano di uno sciagurato che non avrebbe dovuto guidare!