ORVIETO – Forza Italia si dice preoccupata per la riorganizzazione e razionalizzazione in atto per asili nido e trasporti scolastici. Roberta Tardani ha presentato un’interpellanza e ne spiega i contenuti.
di Roberta Tardani
In queste ore di febbrile lavoro sul bilancio di previsione 2015 avvertiamo
troppi ‘rumors’ sul destino dei servizi scolastici e degli asili nido e le recenti
dichiarazioni degli assessori Gnagnarini e Vincenti, che hanno dato per certo una
razionalizzazione dei costi sui servizi e una riorganizzazione già da quest’anno,
aumentano la preoccupazione.
Considerare troppo oneroso il servizio asili nido del Comune di Orvieto significa in primo luogo non conoscere i dati di altre realtà simili alla nostra ma soprattutto non riconoscere il valore del servizio stesso ’ – afferma la capogruppo di FI Tardani che al riguardo ha presentato una interpellanza. – Incommentabili poi le dichiarazioni fatte dall’ Assessore alla mobilità quando afferma che ‘i servizi vanno rivisti perché non si può prendere con lo scuolabus un solo bambino a…’. Parole, quelle pronunciate, che testimoniano perfettamente l’improvvisazione di chi governa oggi questa città.
Ci chiediamo se questi signori abbiano mai sentito parlare di diritto allo studio, di sostegno alle famiglie, di accesso al lavoro per le donne. Non sappiamo cosa pensi il Sindaco di queste affermazioni e sorprende il suo silenzio. Se tace, vuol dire quindi che acconsente? Sugli asili nido, sul servizio scuolabus e di refezione scolastica sono già state fatte nel tempo tutte le razionalizzazioni possibili riuscendo ad ottenere il massimo contenimento dei costi mantenendo inalterata, se non potenziata (il caso dell’aumento dei posti al nido da 60 a 96 è un esempio), la qualità dei servizi stessi. Se questa giunta è alla ricerca di soldi, cosa francamente inspiegabile visti i benefit governativi di cui ha goduto, cerchi altrove.
Sarebbe davvero paradossale, dopo la batosta fiscale cui hanno sottoposto i cittadini
orvietani, che fossero impoveriti se non addirittura sospesi servizi fondamentali a
sostegno e tutela dei bambini e delle loro famiglie.