di Franco Raimondo Barbabella
Stamane, presso l’ospedale di Orvieto, è scomparso il professor Lorenzo Galli, preside per molti anni dell’allora scuola media di Castel Viscardo, Castel Giorgio e Allerona. La mitezza del carattere e l’equilibrio con cui era solito affrontare le questioni, soprattutto quando queste investivano i comportamenti delle persone, uniti ad una competenza che gli derivava sia dall’esperienza che dallo studio approfondito dei problemi, ne facevano un punto di riferimento per tutti, personale docente e ATA, genitori e studenti.
Ricordo quando presiedeva il Collegio dei docenti o i consigli di classe, o veniva in classe a dare comunicazione di qualche iniziativa o di un problema da affrontare: era sempre autorevole, direi di una severa dolcezza; gli studenti si alzavano in piedi e lo ascoltavano in silenzio rispettoso, come (allora) si conveniva in presenza dell’autorità scolastica. Lui agli studenti voleva bene, di quel bene che per un educatore significa che lui fa tutto quello che è necessario per far funzionare le cose e per questo però pretende dagli altri, docenti e studenti soprattutto, che ciascuno faccia il proprio dovere. Altri tempi, forse.
Ma la scomparsa di un uomo e di un professionista (proprio così, professionista) come il preside (allora si chiamava non a caso così) Lorenzo Galli, ci ricorda che la scuola è il luogo di un’etica pubblica dalla quale dovrebbero prendere ancora esempio tutti coloro che di cosa pubblica si occupano.
Alla famiglia le più sentite condoglianze.
Le esequie si terranno domattina, alle 10.30, nella chiesa di Sant’Andrea.