ORVIETO – “Un episodio disdicevole su cui va fatta immediata chiarezza”. E’ il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani a definire in questo modo quanto accaduto il 12 marzo scorso quando l’IC 591 deviato sulla Direttissima non si è fermato alla stazione di Orvieto lasciando a piedi circa 300 pendolari. Lo fa in una lettera inviata all’Autorità di regolazione dei trasporti, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a Rfi e Trenitalia.
Dopo l’episodio avvenuto il 24 giugno 2014, quando venne ugualmente soppressa la fermata ad Orvieto dell’IC 581 che, in quell’occasione, a causa del malfunzionamento di un deviatoio al 1° bivio Orvieto Nord, venne deviato sulla Direttissima e non effettuò la fermata ad Orvieto, adesso il sindaco torna a denunciare un secondo, grave caso di disservizio ferroviario di cui hanno fatto le spese numerosi viaggiatori presso la stazione di Orvieto.
“È bene ricordare – precisa il sindaco – che il treno IC 581 serve quotidianamente circa 300 pendolari orvietani, lavoratori e studenti, i quali nell’occasione sono stati costretti a prendere il treno successivo che è arrivato a Roma con un’ora di ritardo rispetto al precedente, con le immaginabili sgradevoli conseguenze che ciascuno ha dovuto subire. Non è dato conoscere per quale motivo il disservizio si sia verificato. Sta di fatto, tuttavia, che il treno ha proseguito la sua corsa sulla linea direttissima, creando grave disagio non solo a tutti i passeggeri in attesa (ai quali per inciso non risulta che sia stato comunicato alcun preavviso); bensì anche ai passeggeri che sarebbero dovuti scendere ad Orvieto, i quali sembra che siano stati fatti scendere addirittura a Orte”.
“Non si comprende – prosegue – quale possa essere il motivo di tale atteggiamento così poco rispettoso delle esigenze dei passeggeri, sia nel sopprimere tout court la fermata, sia nel non preoccuparsi minimamente di avvertire in tempo, né di dare una spiegazione. Nel denunciare, dunque, con forza alle Istituzioni competenti e all’opinione pubblica questo secondo disdicevole episodio chiedo che siano posti in essere con la massima urgenza gli adeguati accertamenti; che vengano chiarite le responsabilità del disservizio; e, soprattutto, auspico un ripensamento della politica dei trasporti nel nostro Paese, con una maggiore attenzione alle esigenze di pendolari e studenti, ossia della maggior parte di coloro che attendevano il treno IC 581”.
“Sottolineo – conclude Germani – che il Comune di Orvieto si è già fatto promotore, in tal senso presso il Ministero e presso la Regione Umbria, di soluzioni più efficaci di collegamento con Roma, che attendono solo di essere messe in pratica per dare una risposta concreta e migliorare la qualità della vita dei viaggiatori. In ogni caso, i pendolari vanno assolutamente tutelati e non è tollerabile che, senza preavvisi e comunicazioni di sorta, i treni ad essi dedicati vengano deviati sulla linea direttissima”.
Il problema è stato segnalato al Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, On. Del Basso De Caro, anche dall’On. Alessandra Terrosi che parla di “incresciosa vicenda” e chiede di “agire nei modi opportuni a tutela dei pendolari, i cui problemi sono ben conosciuti e che, dopo anni di disservizi in crescendo, hanno bisogno di politiche certe e improcrastinabili”.