MONTECCHIO – I soldi del Puc3 a Montecchio saranno utilizzati per realizzare un ascensore che collegherà Piazza Europa al centro storico. Per l’opposizione si tratta di un’opera del tutto inutile, uno spreco di soldi pubblici che potevano essere utilizzati per la riqualificazione del paese.
Di seguito la nota dei consiglieri e del gruppo “Aria Nuova per Montecchio”
Spreco di soldi pubblici, scempio estetico di una parte importante del nostro paese, fuga dalle proprie responsabilità da parte degli amministratori attuali: potrebbe essere riassunta con queste poche parole la vicenda legata alla costruzione dell’ascensore di piazza Europa a Montecchio!
Noi del gruppo di Aria Nuova per Montecchio, lista civica apartitica che svolge il ruolo di opposizione consiliare, intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’inutilità di questo ascensore e soprattutto sullo spreco inaccettabile di risorse pubbliche a questo destinate.
Nel 2012 la giunta Lisei decide di aderire, assieme ad altri comuni limitrofi, ad un’associazione tra municipi volta a reperire, ciascuno con un proprio progetto mirato alla realizzazione di opere migliorative dei centri cittadini, un finanziamento regionale per complessivi 2.450.000 euro: è il famoso PUC3.
C’è chi decide la costruzione di unità abitative per la ricezione turistica, chi finanzia la pavimentazione di un centro storico e chi, come Montecchio, decide di costruire un ascensore che metta in comunicazione in maniera rapida e comoda l’inutilizzata piazza Europa con il centro cittadino: si tenga presente che è un tragitto che a piedi può significare, sì e no, un minuto di percorrenza e il superamento di due rampe di scale!
Un’opera priva di qualsiasi utilità oggettiva, che non migliorerebbe in nulla la mobilità cittadina, una cattedrale nel deserto che, ci vuol poco a capirlo, resterà quasi sempre inutilizzata!
Un’opera che comunque ha un suo costo, un costo che noi di Aria Nuova consideriamo francamente uno spreco di risorse pubbliche, convogliate senza particolari controlli da parte della Regione e senza tenere conto della reale utilità di questo ascensore. Crediamo che questi 391.000 euro, (questo il costo complessivo preventivato dell’opera, in gran parte pagato dalle casse di palazzo Cesaroni ma anche da quelle del comune di Montecchio, circa 50.000 euro) avrebbero potuto essere spesi altrimenti, che gli amministratori, di ieri e di oggi, avrebbero potuto dirottare queste cospicue risorse verso, ad esempio, la riqualificazione del centro storico di Montecchio, il rifacimento della pubblica illuminazione, la creazione di aree verdi.
Insomma, ci sarebbero stati mille e mille modi per spendere quei soldi ma a nessuno, se non ai nostri amministratori di ieri e di oggi, sarebbe mai venuto in mente di costruire un ascensore a piazza Europa!
Nello sconcerto generale (se si facesse un sondaggio, probabilmente nessuno a Montecchio vorrebbe quest’opera), i nostri amministratori hanno pensato bene di provare a correre ai ripari, dimenticando spudoratamente che quel progetto l’hanno comunque votato!
E’ il caso del vicesindaco Giovanni Pacifici, già vicesindaco nella precedente amministrazione Lisei, dell’attuale consigliere di maggioranza Luca Dominici, già consigliere di maggioranza della giunta Lisei e, dulcis in fundo, è il caso del nostro attuale sindaco, Federico Gori che, seppur dall’opposizione nel precedente quinquennio, non ha mosso un dito, nel vero senso della parola, contro quest’opera: quando avrebbe potuto, ha marcato visita nei consigli nei quali il progetto veniva dibattuto ma, cosa che ha del paradossale, ha votato addirittura insieme alla maggioranza Lisei nelle sedute alle quali invece ha partecipato! Pardon, un dito l’ha mosso, una mano l’ha alzata ma non come ci si sarebbe aspettato da un rappresentante dell’opposizione ed oggi riesce perfino a rinnegare se stesso!
Ora, i signori di cui sopra, vogliono far credere di essere sempre stati contrari all’ascensore ed anzi di aver operato per evitare tale opera inutile. Una presa in giro nei confronti dei cittadini ai quali, fino a poche settimane fa, era stato nascosto finanche il costo! Una ritirata ignominiosa che ha del farsesco, oltre che del farisaico, per nascondere le proprie responsabilità in questo ennesimo spreco di risorse pubbliche, in un momento come l’attuale nel quale ci si aspetterebbe da parte di amministratori competenti e assennati, un’attenta capacità nel convogliare con rigore, sagacia e prudenza i già pochi fondi disponibili.
Ci domandiamo altresì come sia possibile, nella congiuntura appena accennata, che anche i tecnici e i funzionari competenti della Regione Umbria, non abbiano avuto nulla da obiettare sulla costruzione di quest’opera, palesemente inutile ed eccessiva, che ricorda plasticamente le tante cattedrali nel deserto, i troppi ecomostri, il dissennato spreco di soldi dei cittadini, di cui
quotidianamente si occupano le cronache dei giornali di ogni regione d’Italia.
Ogni volta, di fronte a queste situazioni, sembra manifestarsi in ognuno di noi uno stato di impotenza, soprattutto perché quasi mai si riesce a dare un nome ed un cognome ai responsabili: stavolta no, per noi qui a Montecchio è diverso, nomi e cognomi ci sono! Abbiano il coraggio di assumersi le proprie responsabilità fino in fondo, evitando di ripetere a ogni pie’ sospinto e come un disco perennemente rotto, che la colpa è sempre a casa d’altri!