Nell’infinita riorganizzazione dell’ospedale di Orvieto, sono questi gli obiettivi 2015 del direttore generale della Usl Umbria 2 Sandro Fratini per il Santa Maria della Stella. Li ha illustrati ieri pomeriggio insieme al direttore sanitario, Imolo Fiaschini. Sulla carta, arrivano tante positive risposte alle altrettante ombre della sanità orvietana.
Ma partiamo dalle luci. I buoni risultati dell’Ostetricia diretta da Riccardo Morelli che, nel 2014, ha segnato il record assoluto di nascite, 509 parti, l’8% in più del 2013 (480), con meno cesarei. Una risposta alle professionalità riconosciute che operano nel reparto, ma anche agli investimenti sulla sicurezza fatti nel corso dell’ultimo anno. Da segnalare che la metà delle cicogne arrivano da fuori regione.
Anche se pure l’attrattività in generale dell’ospedale di Orvieto è buona: su 8mila ricoveri, 3mila non sono umbri, complice soprattutto la complicata situazione della sanità del vicino Lazio.
E’ anche per rispondere a questa crescente domanda che la direzione intende potenziare l’emergenza – urgenza. Da due settimane è in servizio il nuovo dirigente del Pronto soccorso, Alessio Gamboni, ma è stata deliberata anche l’assuzione di 5 nuovi infermieri. Prevista il potenziamento della Utic: sono già arrivati due nuovi cardiologi e altrettanti dovranno essere assunti. Sotto l’aspetto tecnologico – ha riferito il direttore generale – si stanno colmando i gap. E’ iniziata l’installazione delle apparecchiature per la digitalizzazione dell’ospedale che sarà effettiva dai primi di marzo, sono in arrivo nuove ambulanze dove si farà diagnosi a bordo, in modo da ottimizzare i tempi per l’inquadramento clinico del paziente. Ed è pronta – verrà inaugurata il 7 marzo alla presenza della presidente Catiuscia Marini – una nuova sala operatoria per interventi veloci (oculistica). Le sale operatorie passano così da 4 (compresa la nuova sala parto) a 6. Va avanti la riorganizzazione anche da un punto di vista logistico in vista dell’apertura all’interno dell’ospedale di una Rsa di cui il territorio è sprovvisto.
Nodo liste d’attesa. Le criticità riguardano soprattutto l’endoscopia (prevista l’assuzione di un endoscopista), la colonoscopia e la risonanza, dove con il macchinario ormai inadeguato e lento non si sta risolvendo il problema neanche con le sedute aggiuntive del sabato. “L’investimento più importante del 2015 – ha assicurato Fratini – riguarderà l’acquisto di una nuova risonanza magnetica”.
E veniamo ai servizi e al patrimonio immobiliare. Per il consultorio – è stato annunciato – la Usl ha trovato dei locali al Borgo, pertanto il servizio verrà trasferito ad Orvieto scalo. Il progetto della casa della salute (dove trasferire il distretto di via Postierla) troverà attuazione, invece, quando la Regione riuscirà a vendere l’ex ospedale in piazza Duomo per il quale, circa due mesi fa, è stata definitivamente cancellata la prelazione all’acquisto da parte del Comune di Orvieto ed è in corso la valutazione da parte dell’Agenzia del Territorio. E infine, palazzo Nicosia. Chiuso il contenzioso sulla proprietà con il Comune di Roma, è in corso da un anno a questa parte quello altrettanto problematico con gli abusivi che lo occupano, con l’obiettivo di metterlo a reddito, “senza necessariamente venderlo” ha detto Fratini.