ORVIETO – Annunciata da una simil-serrata all’ora di pranzo con cartelli sulle vetrine (“Scusate ma siamo in Comune per sapere se ci faranno chiudere per sempre”), si è assissito ieri all’invasione da parte dei commercianti della sala consiliare contro la pedonalizzazione di piazza del Popolo.
Erano in tanti, tantissimi, forse un centinaio.
Se ne è fatto portavoce Luciani (Identità e Territorio) che, con un question time, ha chiesto al sindaco le intenzioni dell’amministrazione rispetto alla piazza: chiusura sì o no.
“Nel mio programma elettorale c’è la chiusura di piazza del Popolo – ha esordito Giuseppe Germani – Detto ciò, stiamo lavorando ad un più vasto progetto di modifica della viabilità che coinvolge anche piazza del Popolo. Ma lo faremo, convidendolo con tutti, commercianti e associazioni. La condivisione è il metodo per questa amministrazione. Già domani sera c’è una riunione sul Qsv (il quadro strategico di valorizzazione del centro storico che con riunioni più o meno frequenti si dibatte da anni, ndr). E il confronto continuerà. C’è tempo fino al 30 marzo. E da qui al 30 marzo incontrerò tutti. Il punto è: il commercio sulla Rupe va bene? Se va bene, lasciamo tutto così. Ma non mi risulta. E allora facciamo qualcosa per migliorare la situazione. Quanto alle festività, la delibera è chiara: ci sono solo quattro giorni di chiusura, il 25 e 26 dicembre e il 5 e 6 gennaio”.
Rassicurazioni inutili.
Ha quindi provato a portare la calma Roberta Tardani (Forza Italia) chiedendo la sospensione del consiglio con conferenza dei capigruppo estesa ai rappresentanti dei commercianti. Prosposta bocciata dalla maggioranza e commercianti più agguerriti che mai.
Lunedì sera un nuovo incontro tra gli esercenti mentre va avanti la raccolta firme contro il progetto.