ORVIETO – Ex Coop, le opposizioni (al netto di Concina e Vergaglia) chiedono l’accesso agli atti e pretendono che l’amministrazione valuti quanto accaduto sotto ogni profilo, civile e penale.
Di seguito la nota a firma Sacripanti, Tardani, Meffi, Luciani
“Un atto di una gravità assoluta volto a prendersi gioco dei cittadini e commercianti che da oltre un anno sperano in una ripresa del centro commerciale di Orvieto Scalo. E’ evidente, infatti, che l’apertura di una sola ora dell’attività nel sito di P.zza del Commercio, avvenuta dopo circa un anno di chiusura continuativa del supermercato e proprio nel giorno antecedente alla scadenza di validità della licenza commerciale, ha quale unica finalità quella di ottenere, da parte del Comune, la proroga per un altro anno della licenza medesima, impedendo di fatto nuovi insediamenti in quei locali, e non certo quella di riaprire effettivamente l’attività di supermercato.
Tale circostanza è stata confermata di recente proprio dal Presidente Raggi, il quale ha espressamente dichiarato a mezzo stampa il disinteresse da parte di Coop Centro Italia a continuare l’attività commerciale nel sito di P.zza del Commercio.
Chiaro, dunque, l’intento da parte della Coop che, al fine di operare in assoluto regime di monopolio nella grande distribuzione allo Scalo, monopolio che si perfezionerà con l’acquisizione di Superconti, con questi artifizi di basso profilo, impedisce ad altri soggetti di insediare la propria attività nei locali di P.zza del Commercio.
Non possiamo più permettere che Coop Centro Italia perseveri in questa farsa ed è per questo che stiamo acquisendo tutta la documentazione attualmente in possesso del Comune, e che lunedì in Consiglio, in sede di question time, chiederemo espressamente al Sindaco di non concedere la proroga della licenza edi valutare se i fatti in questione non possano essere censurati sia in sede civile che penale. Ciò a tutela del Comune stesso, dei cittadini e soprattutto dei tanti commercianti che hanno investito le proprie risorse nel quartiere di Orvieto Scalo”.