ORVIETO – Ex Coop, commercianti infuriati in piazza del Commercio contro la mancata riapertura del supermercato che sta contribuendo al declino delle attività della zona. Fino a questo momento hanno assistito in silenzio ai braccio di ferro in corso tra proprietà dell’immobile, Coop e Comune, ma ora basta. Si faranno sentire. E lo faranno già da lunedì prossimo, quando una delegazione del comitato dei commercianti sarà presente in consiglio comunale. Al vaglio altre iniziative che partiranno a breve, e – assicurano – saranno “proteste evidenti”. E’ stato deciso in una riunione che si è svolta martedì sera per fare il punto sulla vicenda che viene da tempo monitorata sul doppio fronte affitto – proprietà / licenze – Comune.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’apertura a sorpresa giovedì scorso, in concomitanza con lo scadere delle licenze, del vecchio punto vendita di piazza del Commercio, chiuso da un anno. Un’apertura in sordina di un’ora appena, dalle 19 alle 20. “Un chiaro escamotage per mantenere le licenze” spiegano in piazza del Commercio dove tra la rabbia e l’incredilità la domanda generale è: “Ma è regolare? Ed è sufficiente?”. E’ quello che gli uffici del Comune di Orvieto stanno verificando.
Primo. “La riapertura – spiega il dirigente del settore, il tenente colonnello Mauro Vinciotti – ci è stata segnalata con una mail il giorno stesso della riapertura. Di pomeriggio, quando gli uffici sono chiusi per cui l’abbiamo vista solo il giorno dopo e non è stato possibile disporre i controlli del caso”.
La faccenda però non è chiusa qui. “L’amministrazione – spiega ancora Vinciotti – intende verificare con la massima attenzione, in primo luogo, se si sia trattato di una effettiva apertura e, in secondo luogo, se un’ora sola di riapertura in un anno sia sufficiente al rinnovo delle autorizzazioni”. Non sfuggirà che l’iniziativa di Coop è arrivata dopo la dichiarata volontà da parte del Comune di Orvieto di non rinnovare le licenze, stante la situazione di chiusura e l’assenza di prospettive di riapertura palesata dallo stesso presidente del consiglio di sorveglianza di Coop Centro Italia Giorgio Raggi.
Ma non ci sono solo i commercianti e l’amministrazione comunale a voler vedere riaperta l’attività, c’è anche la società immobiliare proprietaria dei locali. Lo conferma l’avvocato Francesco Venturi che ne cura gli interessi e che sta seguendo la vicenda delle licenze in vista dell’impugnazione del contratto di affitto. Come noto, Coop a gennaio 2013, ha firmato infatti un contratto di affitto per sette anni il cui canone è legato in parte ad una percentuale sul fatturato dell’attività ed essendo l’attività chiusa, il proprietario non ha convenienza alcuna a mantenere l’affitto. “La controversia stragiudiziale è già in atto – conferma Venturi- il principale interesse della società proprietaria è che i locali vengano riaperti con una qualsiasi attività di quel genere”. (S.T.)