ORVIETO – Elenos o Marfim, entro una quindicina di giorni la soluzione. Sono questi i tempi e le alternative per chiudere la vertenza Electrosys, stando a quanto emerge dal vertice che si è tenuto nella tarda mattinata di ieri in Regione, tra istituzioni, sindacati e proprietà.
Sul piatto restano due le proposte di rilancio. Non è più in ballo la MB di Cortona, mentre restano da valutare il piano industriale della Elenos di Ferrara già votato dai lavoratori e quello arrivato in extremis dalla Marfim srl di Ficulle a cui si sono appoggiati tredici lavoratori che da tempo manifestano interesse a rilevare l’azienda leader nel braodcasting. La proposta è un’offerta irrevocabile di acquisto.
Nei contenuti – stando alle indiscrezioni che filtrano – i due piani industriali in corsa per il rilancio della storica azienda orvietana, erede di Itelco, sembra si equivalgano. Con la differenza che il piano Elenos è stato analizzato in ogni sede deputata, mentre quello arrivato in extremis dalla Marfim srl di Ficulle non ha fatto alcun passaggio istituzionale. Circostanza che non è comunque vincolante per il giudice che ha facoltà di decidere per l’una o l’altra soluzione indifferentemente. Entrambe sono al vaglio.
Quindi, i tempi. Stretti. Lo ha assicurato il rappresentante legale di Electrosys nel corso dell’incontro di ieri, riferendo che tutti passaggi preliminari sono stati fatti e che il giudice dovrebbe pronunciarsi nell’arco di dieci – quindici giorni al massimo. (S.T.)