I prossimi 24, 25 e 26 ottobre, presso la Sala Etrusca e la Sala Expo del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, si svolgerà «CuriosaMente – per sapere, conoscere, capire», il primo Festival del Dialogo, organizzato dall’Associazione Culturale ApertaMenteOrvieto.
L’evento, previsto con cadenza annuale e affiancato da alcune iniziative collaterali, quest’anno affronterà tre argomenti differenti nelle tre giornate:
Venerdì 24 ottobre, con inizio alle ore 17, si parlerà del dialogo e del confronto tra le associazioni culturali e di volontariato del nostro territorio, sia tra loro che con le istituzioni locali e nazionali. Il pomeriggio vedrà gli interventi dei rappresentanti del mondo associativo orvietano, già coinvolto da gennaio nell’iniziativa «Tutti insieme per cambiare: prove tecniche di dialogo», mentredalle 21 sarà la volta delle associazioni nazionali, con le loro esperienze e le loro proposte.
Sabato 25, invece, la giornata avrà per tema «integrazione, dialogo e valori dell’incontro», con l’obiettivo di creare un’occasione di confronto e dibattito sulle principali problematiche che investono l’immigrazione, non solo relativamente ai processi economici ma soprattutto in merito ai diritti umani e alle opportunità da cogliere per una riflessione sul cambiamento del nostro modello culturale; non a caso il sottotitolo della giornata è «ripartire da Lampedusa». La giornata, che vedrà il coinvolgimento di realtà locali e nazionali (come MEDU e Save The Children) si concluderà con una cena etnica (da prenotarsi entro domenica 19 al numero 333.66.55.046) realizzata dai ragazzi dell’Istituto Professionale Alberghiero di Orvieto e animata dalla musica e dalle danze degli Etoilenguewel, provenienti dal Balletto Nazionale del Senegal.
Domenica 26, infine, sarà affrontato il tema dell’incontro/scontro tra genitori e figli, esaminando il dialogo e il conflitto nella famiglia. Si inizierà alle ore 10 con la presentazione, tra le altre cose, di una ricerca condotta tra le famiglie dei ragazzi del Liceo delle Scienze Umane di Orvieto, per proseguire nel pomeriggio con un workshop esperienziale rivolto ai genitori e ai figli (ma aperto a tutti), per riflettere sul conflitto attraverso la favola. Concluderà la giornata un concerto tra generazioni con la partecipazione, tra gli altri, di Ambrogio Sparagna, noto per il recupero delle tradizioni musicali italiane, e del giovanissimo gruppo orvietano «Ultimo Secondo Live Band».