ORVIETO – L’applicazione della Tasi pesa sulle famiglie con tre figli a carico, per il resto la pressione fiscale sugli orvietani diminuisce o resta pressochè invariata. Il tutto in attesa di conoscere definitivanente chi beneficerà e chi verrà penalizzato dall’applicazione della Tari. Oltre le polemiche che hanno accompagnato l’approvazione in consiglio delle aliquote comincia a farsi più chiaro il quadro della pressione fiscale cui saranno sottoposti gli orvietani nel 2014. Complessivamente il bilancio 2014 presenta un carico fiscale inferiore per circa 500mila euro rispetto al 2013. Nel dettaglio: 413mila euro in meno dalla Tari rispetto alla Tarsu e 171mila euro in meno rispetto all’Imu. In questo contesto emergono delle eccezioni. In particolare, dall’applicazione della Tasi, pagheranno leggermente di più, secondo le proiezioni comunali, le famiglie senza figli a carico con rendita catastale di 500 euro (+ 15 euro). Le famiglie con un figlio carico con rendita catastale di 300 (+24 euro), 500 (+40 euro) o 600 euro (+3 euro). Ritocchi al rialzo anche per le famiglie con due figli a carico e rendita catastale tra i 300 e i 600 euro e per quelle con tre figli a carico con rendite tra i 400 e i 700 euro. Tra queste l’aumento più consistente (+90 euro) riguarda le famiglie con rendita a 500 euro. L’aliquota Tasi sull’abitazione principale – ricordiamo – è al 3,30% e sono previste detrazioni per i figli a carico per ogni fascia di rendita catastale. Per le attività produttive, invece, a fronte del forzoso mantenimento dell’aliquota Imu al 10,6% tutti i fabbricati diversi dalla prima abitazione sono stati esentati dall’applicazione della Tasi consentendo in tal modo di evitare un maggiore carico potenziale fino a 476.000 euro. Qui tutte le aliquote fin qui approvate: slide tariffe 2014
L’approvazione delle aliquote è stata accompagnata in consiglio comunale lunedì sera da forti frizioni. Fratelli d’Italia all’indomani denuncia la mancata discussione degli emendamenti. “I consiglieri di maggioranza, appellandosi a un comma di un articolo del regolamento consiliare, hanno impedito la discussione sugli emendamenti proposti dai gruppi di opposizione – riferisce il consigliere Andrea Sacripanti (Fdi) – soltanto perché presentati in corso di dibattito e non all’inizio dello stesso. Chiara la volontà di dichiarare irricevibili emendamenti che avrebbero inciso sulle nuove aliquote Tasi a beneficio delle famiglie orvietane e che avrebbero rappresentato, se discussi e votati, un vero successo per tutto il centrodestra”. La maggioranza in realtà ha avuto il sospetto che la presentazione all’ultimo degli emendamenti fosse solo un modo per fare melina e sforare la data di approvazione delle tariffe, mettendo a repentaglio il governo cittadino. In consiglio ha dato battaglia anche Roberta Tardani che ha presentato tabelle (al netto delle detrazioni) che sono state contestate dall’assessore al Bilancio. Secondo Tardani, l’applicazione della Tasi “comporterà un aumento della pressione fiscale per la maggior parte delle famiglie orvietane con figli a carico” in particolare per “le famiglie con figli a carico, proprietarie di abitazioni con reddito catastale compreso tra 400 e 800 euro – afferma la consigliera azzurra – pagheranno in più rispetto all’Imu dello scorso anno”. Ora non resta che definire l’applicazione della Tari per la quale il Comune sta studiando delle agevolazioni per mitigare gli aumenti che rischiano di colpire alcune categorie (bar, ristoranti, pasticcerie, negozi di abbigliamento e calzature) (S.T.)