ORVIETO – Cinque concerti (solistici, cameristici e sinfonico-corale), una conferenza sulla musica elettronica e un ciclo di film classici dell’epoca del muto (1895-1929), con musica originale di Carlo Frajese. Era questo il programma del Festival Valentiniano 2014, rassegna internazionale di musica sinfonica e cameristica. “Era” non perchè il festival si sia già tenuto ma perchè, la sua XXIX edizione che doveva svolgersi ad Orvieto dal 15 al 28 settembre, è stata annullata. Lo fa sapere direttamente il presidente del Festival Valentiniano che ieri ha raggiunto telefonicamente la redazione. C’è stata effettivamente l’inauguarazione lunedì al teatro Argentina di Roma, secondo quanto previsto dal calendario degli eventi, ma i concerti orvietani sono stati cancellati. Il motivo lo spiega il suo patron, il maestro Carlo Fraiese: “Per totale assenza di finanziamenti da parte di Regione, Provincia e Comune”.
“Sono anni che ci rimetto soldi di tasca mia, adesso basta – tuona il maestro Fraiese dalla sua residenza romana – negli ultimi cinque anni avrò tirato fuori una cifra attorno ai 300mila euro. Non è più possibile il totale disinteresse da parte delle istituzioni. Quest’anno avevo ricevuto rassicurazioni su un piccolo contributo, risibile a dire il vero, che poi mi è stato negato. Ora basta”.
Dichiarato festival di interesse internazionale nel 1995 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Festival Valentiano era arrivato a Orvieto nel 2006, riuscendo a proporre nell’arco di oltre un mese propone, generalmente in autunno, concerti e conferenze, con un cartellone di musica da camera, popolare, contemporanea, sinfonico-corale. Le esecuzioni erano affidate a giovani musicisti italiani e internazionali – generalmente provenienti da Argentina, Corea, Russia, Spagna, Stati Uniti – che trovavano sulla Rupe una possibilità reale e completa di esibirsi ed esprimersi. (S.T.)