ORVIETO – In preparazione del consiglio comunale di lunedì prossimo per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2014 e del pluriennale 2014/16, ieri presso la Sala Consiliare si è svolta l’annunciata riunione partecipativa indetta dall’Amministrazione Comunale con i rappresentanti delle categorie sociali, le organizzazioni sindacali, produttive e le associazioni che operano sul territorio. Nell’incontro è stato dato ampio spazio al Regolamento e alle tariffe della TARI (Tassa Rifiuti) che verrà approvata anch’esso lunedì 22 settembre.
All’incontro, coordinato dal sindaco Giuseppe Germani, hanno partecipato l’assessore al Bilancio Massimo Gnagnarini e l’Assessore ai Trasporti e Patrimonio Andrea Vincenti. Sono intervenuti i rappresentanti delle principali categorie economiche e sindacali della città e i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza.
Aprendo la riunione, il Sindaco Giuseppe Germani ha parlato dell’impegno che ha richiesto la stesura del bilancio, peraltro delimitato dal Piano di riequilibrio pluriennale e dai vincoli fissati dai parametri ministeriali. “Lo sforzo – ha sottolineato – è stato quello di riportare l’economia reale all’interno del bilancio comunale sapendo che il momento storico che stiamo attraversando si riflette sulle entrate dell’Ente. Una parte sempre maggiore di queste, infatti, non possono entrare in cassa per la situazione critica di famiglie e imprese. L’altra questione è l’evasione che costituisce una quota parte endemica, dove ci sono persone che continuano ad evadere le tasse. Come Amministrazione ci impegniamo perché questo non accada”.
“Ci siamo concentrati quindi non sull’aumento della pressione fiscale – ha aggiunto il Sindaco – ma sulla programmazione di nuove entrate dagli asset che la città possiede. Alcuni cespiti possono diventare produttivi: basti pensare che i parcheggi hanno prodotto 1,4 mln di euro freschi. Tra questi asset significativi vi sono: il Centro congressi, il Pozzo di San Patrizio e soprattutto la Funicolare. Stiamo lavorando perché il sistema complessivo di Mobilità Alternativa porti una redditualità importante al Comune, redditualità che, nei prossimi anni, ci consentirà di diminuire tutta una serie di prelievi sui cittadini. Ci siamo dati delle linee di indirizzo. In primis: turismo e cultura dove stiamo predisponendo progetti che presenteremo entro novembre. L’obiettivo per i prossimi anni non è solo quello dei tagli imposti dai circa 800 mila euro/anno che derivano dal piano di riequilibrio finanziario, ma della valorizzazione, anche in chiave economica, delle molte attività materiali e immateriali di cui la nostra città è ricca. Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi giorni incontreremo i soggetti operatori della città. Questo che presentiamo è il primo bilancio della nuova gestione. Nelle settimane successive avvieremo la discussione sulla programmazione dello sviluppo della città”.
Successivamente l’Assessore Massimo Gnagnarini ha illustrato i contenuti del Bilancio 2014 ricordando le LINEE GUIDA stabilite dall’Esecutivo per la predisposizione del bilancio 2014 e del pluriennale 2014/2016.
Ovvero, l’Amministrazione Comunale, in attuazione delle linee programmatiche del Sindaco e del Piano Pluriennale di Riequilibrio adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. 14 del 25 febbraio 2014 approvato dalla Corte dei Conti in data 17 luglio 2014, ha adottato le seguenti linee guida:
– Applicazione delle misure previste dal Piano Pluriennale di Rientro dal deficit
– Valorizzazione delle componenti pubbliche della filiera turistica secondo il principio che i costi della città non devono più gravare solo sui cittadini residenti
– Progressiva attenuazione della pressione tributaria gravante sulle famiglie e sulle imprese
– Salvaguardia dello stato sociale
– Ripresa degli investimenti in sinergia con i nuovi fondi UELINEE GUIDA
“Il bilancio del Comune ammonta a 47 mln di euro – ha osservato – se sono pochi o tanti dipende dalla percezione che abbiamo della nostra città. Il bilancio è stato redatto in base al ‘manuale di istruzioni’ stabilito dal Piano di riequilibrio pluriennale relativo a come nell’arco temporale di 10 anni si debba rientrare dal deficit accumulato nei 10 anni precedenti, deficit e negli ultimi anni non è stato possibile ripianare. Alcune vendite di patrimonio sono state effettuate anche negli ultimi tre anni per oltre 5 mln; ma la realtà cruda dei fatti è che, a febbraio 2014 con il piano pluriennale, dalla ricognizione dello stato dei conti è stato appurato un deficit pari a 8,282 mln da colmare. Negli ultimi cinque anni la precedente Amministrazione si è adoperata per recuperare il deficit, ma evidentemente non tute le azioni sono andate nella direzione voluta, quindi è stato necessario apportare un correttivo al piano, dal momento che a luglio ci siamo trovati con un buco di 800 mila euro, colmato lo scorso mese di luglio, solo attraverso ad una successiva erogazione di da parte dello Stato per analogo importo”.
“L’altra criticità che sconta il piano – ha continuato Gnagnarini – è una fortissima sottostima delle manutenzione ed ammortamenti dei servizi della città. Si tratta di servizi che non si possono tagliare. Quindi ci dobbiamo muovere nella direzione di una politica di bilancio nuova. Altrimenti andremmo incontro ad un collasso dei servizi dell’accoglienza e della mobilità. Un altro elemento di criticità del piano è relativo ai rischi finanziari concreti connessi a due aspetti: 1) rischio giudiziario che il Comune corre per alcune decine di cause giudiziarie ancora in corso (il valore si attesta a 10 mln di euro); 2) il rischio morosità laddove vi sono alcune situazioni comprensibili. Dal 1° gennaio 2015 il bilancio non si farà più in base alla presunzione di incasso, ma in base a quanto effettivamente si incassa. Quindi, quello che ci aspetta non è solo quello che è scritto sul piano pluriennale che rispetteremo. Da parte del Consiglio Comunale in questi giorni che precedono l’approvazione del bilancio pervengono richieste che non appaiono possibili.
“In definitiva – ha concluso – abbiamo bisogno di inventarci una nuova politica delle entrate, attuando nuove politiche di bilancio. L’asset su cui è più ragionevole agire è quello del turismo (ricordando voci di bilancio come la nettezza urbana non possono essere tutti in capo ai residenti e alle aziende), del terminal autobus, dei servizi di accoglienza turistica), ecc. Le entrate tributarie (Tari, Tasi, 8 per mille dall’Irpef) sono inferiori del 5% rispetto a quelle del 2013. Dentro questo 5% ci sono 584.000 euro di minor carico fiscale relativo alla TARI rispetto Tarsu e alla Tasi rispetto alla vecchia Imu. E’ semplicemente la constatazione di un minor carico di addizionali”.
In merito alla TARI, l’Assessore ha precisato, infine, che “il calcolo della tariffa avviene in parte sulla superficie e per l’altra parte attraverso l’applicazione di coefficienti tariffari stabiliti da Decreto Legge che distingue le diverse attività produttive e le utenze domestiche in funzione del numero dei componenti. Riassumendo:
Per le Utenze domestiche si calcola la composizione dei nuclei familiari. Per quelle utenze composte da 1-2-3 persone la tariffa dell’immondizia cala; per le famiglie più numerose la tariffa sale.
Per ciascuna componente dei nuclei familiari sono stati presi in esame la tipologia di alloggio (es. monolocale), ovvero la media delle tariffe calcolate in funzione del numero degli abitanti.
Per le Utenze non domestiche sono state prese in considerazione oltre 9 categorie. Il carico fiscale complessivo della Tari per il 2014 è inferiore per oltre 400.000 Euro rispetto a quello della Tarsu del 2013. L’Amministrazione ha tardato la pubblicazione delle tariffe perché la legge consentiva di applicare in misura ridotta dei coefficienti ‘ad hoc’ per mitigare quelle differenze che si sarebbero potute produrre in maniera ancora più forte.
Sono cambiati i coefficienti su alcune categorie: case di cura (abbassato del 25%), ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pescheria, negozi di fiori (abbassato del 50%).
L’emendamento approvato dal Consiglio Comunale l’8 settembre scorso relativamente alla Tasi prevede l’abbassamento dell’esenzione a 25 euro dei figli a carico estesa a tutte le categorie. Sono esclusi dalla Tasi tutti i fabbricati diversi dalla prima abitazione. L’altra categoria completamente esentata sono gli affittuari (inquilini) che la legge definisce ‘occupanti’”.
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Il Piano Pluriennale per il rientro dal deficit accertato di euro 8.282.270 prevede, per il 2014, una quota di abbattimento pari a Euro 728.209 di cui 460.792 relativi a debiti fuori bilancio.
Cosa prevede il Piano, le sue criticità e i correttivi adottati
Il Piano non tiene conto per il 2014, ne avrebbe potuto all’epoca in cui è stato redatto, di alcuni oneri di gestione straordinari che sono maturati successivamente alla sua adozione. Tra questi il cosiddetto taglio Renzi per 169.681 euro, la restituzione di 209.000 euro all’erario per l’ ICI indebitamente trattenuta dal Comune e infine 411.814 euro in meno riscontrati in sede di accertamento del Fondo di Solidarietà Comunale. Il totale dello scostamento, pari a circa 800.000 euro, equivale sostanzialmente il contributo straordinario assegnato dallo Stato al Comune di Orvieto lo scorso 29 luglio. Pertanto tale erogazione non ha comportato alcun surplus di risorse da ridistribuire in bilancio, ma solo il sostanziale riequilibrio finanziario del Piano stesso e di riflesso di quello del Bilancio 2104.
La redazione del Piano sconta una forte sottostima della spesa necessaria per le manutenzioni del patrimonio e dei principali servizi di accoglienza e mobilità ormai prossimi al collasso con possibili e devastanti ricadute sull’economia turistica che costituisce il principale motore dell’economia
cittadina. E’ pertanto necessario agire attraverso una riorganizzazione complessiva della gestione dei servizi di accoglienza turistica e dei nostri beni culturali improntata a più sostenibili principi economici.
Gli elevatissimi rischi finanziari relativi al contenzioso giudiziario in corso, nonché quelli relativi alla morosità crescente della fiscalità rendono necessaria una più prudenziale e congrua alimentazione del fondo di riserva.
Il Bilancio 2014 del Comune spiegato in 10 punti
– Il bilancio del Comune per il 2104 ammonta a 47 Mln di euro
Per quest’anno, le entrate tributarie (15,4 Mln tributarie), (3,5 Mln trasferimenti Stato Regione), (5,3 Mln entrate proprie), (4,3 Mln alienazioni), (6,7 Mln prestiti), (11,7 Mln servizi terzi) sono inferiori di un 5% rispetto quelle del 2013.
Le uscite sono costituite da (21,9 Mln spese correnti), (8,8 Mln rimborso prestiti) di cui (2,4 Mln) di quota capitale
– A tale abbattimento concorre il minor carico fiscale complessivo per Euro 584.500 della IUC (IMU-TASITARI) rispetto a quello complessivo di IMU e TARSU del
TARI
– Il carico fiscale TARI del 2014 è per 413.500 euro inferiore a quello della TARSU nel 2013
– La previsione del carico fiscale TASI iscritto nel bilancio 2014 è pari ad Euro 1.200.000 ovvero per Euro 171.000 minore rispetto al valore della componente IMU prima casa che ammontava a Euro 1.371.000, così come risulta dalla variazione in diminuzione riportata in Bilancio.
– La TASI non è stata applicata alle altre categorie di immobili e pertanto né i proprietari né gli affittuari o gli occupanti a qualsiasi titolo dei medesimi devono pagare nulla.
La valorizzazione delle componenti pubbliche della filiera turistica attraverso:
– la ricontrattualizzazione della gestione della FUNICOLARE con la compartecipazione del Comune agli utili di esercizio;
– l’estensione della pedonalizzazione del Centro storico con incremento delle superfici commerciali all’aperto;
– l’affidamento della gestione del Palazzo dei Congressi;
– la realizzazione del Parco dell’Albornoz e nuova biglietteria per il Pozzo di San Patrizio, postazioni di merchansaiding, ristoro e bagni pubblici;
– la ottimizzazione delle corse dei bus pubblici con ripristino itinerari a favore dei flussi turistici e varo di un nuovo TPL comunale;
– la rifunzionalizzazione di Piazza della Pace come HUB dei flussi turistici e dotazione di nuovi servizi di accoglienza;
– il Piano per la Promozione e il Marketing turistico;
– l’ammodernamento dei sistemi informatici e nuovo sito interattivo istituzionale del Comune;
– il riallineamento della pianta organica comunale ai nuovi indirizzi strategici dell’Amministrazione (Turismo, Sviluppo economico, Ambiente)
Come saranno impiegati quest’anno i maggiori incassi da parcheggi coperti e sosta dei bus turistici:
– 15.000 euro inseriti nel capitolo Promozione Turistica.
– 16.000 euro per ripristino scale mobili
– 33.000 euro per sostituzione varchi elettronici parcheggi coperti
– 40.000 euro a copertura del minor gettito della Tassa di Soggiorno conseguente alle proroghe delle tariffe agevolate dal 16 aprile al 15 agosto
Il mantenimento dello stato sociale
I principali investimenti previsti per 4,5 Mln
– Completamento della Complanare 900.000
– Contributi a privati per danni dell’alluvione del Novembre 2012 787.906
– Mitigazione del Rischio Idrogeologico della Rupe di Sugano 700.000
– Acquisto degli arredi e allestimento del Centro per la Ceramica 511.292
– Ampliamento del Cimitero di Morrano 280.000
– Progetto per la Sicurezza Stradale 122.000
– Costruzione di Loculi al Cimitero Civico ed altri 640.000
– Manutenzione della ex Scuola di Viale I° Maggio 90.000
Gli immobili in vendita
– Ex Mattatoio: Già stipulato rogito notarile – Residuo ancora da incassare 702.251
– Fabbricato in Orvieto Scalo (2,5) vani 25.000
– Terreno in località Strada del Piano mq 2410 8.500
– Terreno in Località Le Velette mq 3124 65.000
– Locale in via della Cava ad Orvieto 25.000
– Porzione di fabbricato a Torre San Severo mq 16 5.000
– Porzione di fabbricato “Ex Zitelle Sperse” ad Orvieto 360.000
– Complesso ex convento di San Francesco 1.620.000
Le società partecipate
I costi della politica
– Tabella delle indennità lorde mensili percepite dagli amministratori del Comune di Orvieto nel 2014:
Angelo Pettinacci (Presidente Cons. Com.le) 0 / Marco Frizza (Presidente Cons. Com.le) 583
Giuseppe Germani (Sindaco) 1297 / Antonio Concina (Sindaco) 0
Cristina Croce (Vice Sindaco) 713 / Roberta Tardani (Vice Sindaco) 1427
Andrea Vincenti (Assessore) 1167 / Marco Marino (Assessore) 1167
Enza Martino (Assessora) 584 / Gianluca Luciani (Assessore) 1167
Massimo Gnagnarini (Assessore) 584 / Piergiorgio Pizzo (Assessore) 584
Floriano Custolino (Assessore) 584 / Claudio Margottini (Assessore) 584
Totale delle indennità mensili 4928 / Totale delle indennità mensili 5511
– Spese organi istituzionali del Comune (Raffronto dati esercizi 2013 e 2014)
Indennità presenza consiglieri 15000 10000
Rimborso presenze dei consiglieri 37000 15000
Spese funzionamento Consiglio comunale 10000 5000
Servizi resi per Consiglio comunale 16000 2000
Rimborso spese forzose agli amministratori 6000 10000
Rimborso presenze degli amministratori 0 42000
Totale 84000 84000
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Alla illustrazione del bilancio e del meccanismo della TARI i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno posto dei quesiti: Sandro Gulino (Confesercenti) ha chiesto se le attività commerciali verranno viste caso per caso poiché il coefficiente degli scarti prodotti è inevitabilmente diverso; mentre Danilo Mira (Confindustria) relativamente all’applicazione del regolamento dell’ATI4 per il quale la categoria ha individuato delle criticità, occorre verificare come verranno considerati i magazzini e le pertinenze.
Pier Paolo Mattioni e Taira Bocchino (Associazione “Amici della terra”) hanno chiesto se sono stati sottoscritti i contratti del piano provinciale Ati4 e quando l’Amministrazione Comunale aprirà il confronto con l’Ati per conoscere quali sono le opportunità per avviare una prospettiva diversa della gestione della risorsa rifiuto che vada nella direzione indicata dalle direttive comunitarie. In particolare, hanno osservato che nel bilancio la questione rifiuti comporta circa 4 mln/annui, somme che devono far parte di un sistema di corretta gestione dei rifiuti anche nella prospettiva della incentivazione alla produzione di CSS.
Il Sindaco Giuseppe Germani ha risposto che “il contratto Ati4 è già vecchio di due anni e mezzo di discussioni e deriva da una gara per l’individuazione di un gestore aggiudicata a febbraio. Ad oggi il Comune di Orvieto non ha ancora sottoscritto il contratto. Rispetto a questo tema si è aperto un dibattito forte anche nei confronti dell’Ati4, sulla base di alcuni aspetti scaturiti proprio dal confronto con le associazioni ambientaliste. Non è vero che per anni il contratto non si potrà modificare, forse sarà più complicato, ma la partita non è affatto chiusa. A tale proposito si sono intensificati i rapporti tra i Sindaci del comprensorio e quelli dell’area ternana, segno che c’è un problema da superare attraverso una discussione politica. Giustamente così non si può andare avanti così, perché stiamo spendendo soldi su un trattamento speciale dei rifiuti, senza essere in grado di premiare i cittadini che si impegnano nella differenziazione del rifiuto. Un tema che dobbiamo assolutamente aprire. Ad oggi non abbiamo potuto fare altro che applicare quello che abbiano recepito facendo solo in modo che non fosse eccessivamente impattante sui cittadini”.
(fonte: ufficio stampa Comune di Orvieto)