Domenica scorsa, nella Sala del Governatore a Orvieto, il generale Paolo Inzerilli ha presentato il libro di Mirko Crocoli XX SECOLO (www.edizioniacar.com 2014, € 19,50) già alla seconda edizione. Un libro molto particolare, nel quale i drammi e i misteri del “secolo breve” sono riassunti in 460 pagine. La prosa scorrevole consente un piacevole ripasso della storia recente e, tra le righe, si percepisce la frequentazione dell’Autore con personaggi di grande rilievo, a cominciare da Licio Gelli e Paolo Inzerilli.
L’impressione generale che se ne ricava è che i decenni del secondo dopoguerra non furono meno cruciali dei precedenti e, poiché sono poco studiati, incombono ancora coi loro misteri. Inzerilli fu capo in Italia della struttura Gladio dal 1974 al 1986. Gladio era un organismo autonomo nell’ambito dei servizi segreti dei Paesi della NATO, con il compito approntare la resistenza ad una eventuale invasione da parte dell’Unione Sovietica. Inzerilli, dopo aver esercitato le funzioni di Capo di Stato Maggiore dal 1989 al 1991, fu sottoposto a una serie di processi per cospirazione politica mediante associazione e per distruzione di documenti attinenti alla sicurezza dello Stato. Fu sempre assolto, come gli altri personaggi coinvolti, perché la magistratura si rese conto di aver equivocato sulla illiceità di una struttura non solo regolare, ma potenzialmente indispensabile. Peraltro la realtà di Gladio emerse quando, col dissolvimento dell’Unione Sovietica, era venuto meno lo scopo dell’organizzazione.
Alla presentazione del libro hanno collaborato il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani e l’ax sindaco di Bagnoregio Erino Pompei. Erano presenti l’ex sindaco di Orvieto Antonio Concina e l’ex sindaco di Porano Gisleno Breccia. Una concentrazione di personaggi politici locali evidentemente attratti dai misteri di un’epoca che hanno attraversato in modo attivo percependone e subendone i misteri.