ORVIETO – La vice sindaco e assessore agli Affari Legali, Cristina Croce ha rappresentato martedì 16 settembre l’Amministrazione Comunale all’incontro svoltosi presso il Ministero di Grazia e Giustizia tra una delegazione del Comune di Orvieto e Luca Spataro membro della Segreteria del Ministro Andrea Orlando.
“Fortemente voluto dal sindaco Germani e da me, ed organizzato dal consigliere Maurizio Talanti anch’egli presente – spiega Cristina Croce – all’incontro ha partecipato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Orvieto Sergio Finetti che, da sempre, è in prima linea nella difesa di un’Istituzione, quella del Tribunale, e dei valori di legalità e di giustizia che negli anni hanno dato lustro e valore alla nostra Città”.
“Come è noto – prosegue – a settembre dello scorso anno con due decreti legislativi (n. 155 e 156 del 2012) venivano cancellati di fatto 31 Tribunali, 31 Procure, tutte le 220 Sezioni Distaccate dei Tribunali centrali e 667 Uffici del Giudice di Pace. Insomma, una completa eliminazione di importanti presidi giudiziari. La ‘Riforma’, che trovava nella riduzione della spesa pubblica e nel miglioramento dell’efficienza del sistema giustizia la sua ragione, per Orvieto ha significato non solo la revisione della geografia giudiziaria ma soprattutto l’eliminazione della giustizia. Infatti, è evidente a chiunque come, per i cittadini di tutto il comprensorio Orvietano, questa riforma abbia reso più difficile l’accesso alla giustizia e abbia prolungato, inoltre, i tempi dei processi”.
“Ma all’alba della Riforma Orlando, definita dalla commissaria Martine Reicherts ‘frutto del buon senso e molto coraggiosa, in grado di far avanzare l’Italia sulla via della crescita e della semplificazione’ – aggiunge Croce – l’Amministrazione Comunale di Orvieto è decisa a muoversi nella direzione di riportare la legalità e alleviare i disagi dei cittadini che hanno necessità di accedere alla giustizia. Positive le conclusioni della riunione dove è stato anticipata l’intenzione del Ministro di ripartire dai 31 tribunali soppressi e verificare la necessità di aggiustamenti alle eventuali storture della precedente riforma, calata dal basso e poco attenta alle peculiarità dei singoli territori. E’ stata espressa, inoltre, la volontà di instaurare nei prossimi mesi, tra il Ministero e l’Amministrazione Comunale, un dialogo ed uno scambio costante che possano indirizzare verso la soluzione possibile di un Presidio di legalità nella nostra città”.