ORVIETO – Polemiche su Mariani al Sii. Il nodo delle nomine è ancora tutto da sciogliere per il neo sindaco Giuseppe Germani. E mentre per le presidenze dell’associazione che gestisce il teatro cittadino e della Fondazione Csco si è ancora nel pieno delle tensioni, la prima nomina che è arrivata, quella di Leonardo Mariani nel consiglio di amministrazione del Servizio idrico integrato, solleva le critiche dell’opposizione.
“Una nomina – afferma “Identità e territorio” (referente in consiglio comunale, Gianluca Luciani) – che serve esclusivamente a bilanciare i pesi ed i contrappesi dei gruppi di potere all’interno del Pd e che dimostra con chiarezza come Germani sia un sindaco telecomandato dai potenti di turno che da Perugia o da Terni gli impongono quello che deve fare”.
Identità e territorio parla di “sudditanza gravissima che riporta la città ad essere usata e spremuta come ai bei tempi”. “Durante le primarie dell’inverno scorso e nelle lunghe settimane di tutta la campagna elettorale – prosegue il movimento politico – Germani si era posto come il nuovo della politica orvietana e si promuoveva come totalmente affrancato e svincolato dai soliti “capi-bastone”. Diventato sindaco, Germani si dimentica tutte le belle promesse fatte nei mesi precedenti e rimette l’orologio indietro di cinque anni, rispolverando quelle vecchie logiche di spartizione delle poltrone e del potere che hanno sempre dettato la linea nelle scelte politiche della sinistra orvietana”.
Ex segretario del Partito democratico di Orvieto, Leonardo Mariani, di area ex Margherita, era dato come papabile assessore in una prima fase delle consultazioni, ma la sua nomina era stata poi cassata di fronte al veto arrivato da altri componenti della Giunta e non