La paura del cambiamento produce una condizione che rende faticoso il pensiero, facilita la reazione istintiva, si appaga soltanto con il ritorno al presente, pessimo anche, ma sicuro. La risposta dei commercianti e degli operatori turistici orvietani nei confronti delle azioni della nuova Amministrazione è un classico, comprensibile ma non condividibile. Certamente è meglio non pagare “tasse”, ma è certamente meglio operare in una città ordinata e dignitosa, con i servizi che funzionano, scale mobili comprese, erba tagliata, manutenzione garantita.
E’ in una città del genere che è possibile svolgere un’attività ricettiva o commerciale nel migliore dei modi, anche se costa qualche centesimo in più a cliente.
Abbiamo visto la reazione pronta della Confcommercio agli aumenti del costo dei parcheggi, tra l’altro soltanto per i turisti, esclusi orvietani e residenti nel nostro comprensorio, ma non ricordiamo proteste tanto veementi per la città maltenuta, per la mancanza di cura, per le scale mobili chiuse, come se tutto ciò che non è danaro non influisse sulle sorti della nostra capacità di accoglienza.
Ci auguriamo che l’Amministrazione comunale proceda nelle sue iniziative di valorizzazione della città e finalmente si smetta di decidere sotto la spinta di chi grida più forte in difesa di un presente che fa schifo e non può condurre a un futuro accettabile. (Dante Freddi)
Segue il comunicato di Concommercio.
Luigi Maria Manieri, attacca con toni decisi il modus operandi dell’amministrazione Germani.
Confcommercio rimane allibita da quanto appreso attraverso le pubblicazioni nell’albo pretorio e ne contesta integralmente il metodo ma soprattutto il merito.
METODO:
Non crediamo sia possibile nel 2104 assumere delle decisioni così strategiche per l’economia del nostro territorio, senza aprire un tavolo di concertazione che coinvolga in primis le associazioni che rappresentano le imprese; ci sembra di rivivere gli incubi vissuti in un’altra epoca, un’epoca che non vorremmo nemmeno ricordare.
MERITO:
I numerosi aumenti deliberati e da deliberare dall’amministrazione Germani – alcuni a decorrere addirittura dal prossimo primo Agosto – sono rincari che vanno ad intaccare due settori – già estremamente sofferenti – come il commercio ed il turismo. L’aumento del costo dei parcheggi coperti ci sembra una misura assolutamente folle ed inutile specie in un momento storico in cui andrebbero incentivate le soste nel centro storico per dare linfa a quest’area che rappresenta il fulcro commerciale e il biglietto da visita della nostra città.
L’aumento del 450% – invece – del costo delle fermate ed addirittura l’applicazione del pagamento anche per le sole soste dei bus turistici è assolutamente ingiustificato; la revisione delle tariffe dovrebbe, semmai ce ne fosse bisogno, essere graduale e condivisa dalle strutture di ricezione turistica che – non dimentichiamolo – spesso si sono fatte carico loro stesse di questi costi.
Orvieto fatica a rimanere nei circuiti turistici e rischia un’estromissione ancor più gravosa, forse irreversibile.
Auspichiamo che tali misure possano essere ripensate e soprattutto affrontate attraverso il confronto con le associazioni di categoria. Era stata addirittura promessa l’abolizione della tassa di soggiorno, gli operatori stanno ancora aspettando. Se queste sono le modalità attraverso le quali si pensa di governare un territorio complesso ed in difficoltà come Orvieto, evitando dialogo e procedendo ad aggravi con questa facilità, Confcommercio è pronta a difendere le proprie imprese e lo farà con lo spirito di chi ama la nostra città.