“La Giunta regionale intervenga a tutela del territorio del Monte Peglia minacciato dal progetto del Parco eolico
che prevede la costruzione sul crinale di quella montagna di 18 pale alte 150 metri”. Così il consigliere regionale Fausto Galanello (PD) che sottolinea la necessità di dire un “un NO corale ad un progetto fuori scala e fortemente invasivo dal punto di vista ambientale e paesaggistico”,e ricorda di aver già “denunciato la questione lo scorso anno in una interrogazione all’Esecutivo”. L’opera, secondo Galanello è “una clamorosa contraddizione con gli indirizzi regionali in materia di tutela del paesaggio e del patrimonio naturale sanciti dalla legge regionale ’29/’99’ che hanno portato l’area del Peglia ad essere inserita nello STINA (Sistema territoriale integrato naturalistico e ambientale. E nell’Assemblea legislativa – ricorda – sono emerse diverse iniziative, anche legislative, atte a sciogliere forte contraddizione che va risolta”.
Nella sua nota, il consigliere regionale cita i recenti ordini del giorno approvati dai consigli comunali di San Venanzo e Parrano in cui si chiede alla Regione di “inserire l’area dello STINA tra quelle non idonee all’installazione di impianti eolici, per i quali è richiesta, ai sensi del regolamento regionale ‘7/2011′ il processo autorizzativo. Una richiesta – aggiunge Galanello – già avanzata nel 2013 da dieci sindaci dell’Orvietano con una lettera indirizzata al presidente della Regione Umbria Marini e all’assessore all’ambiente Rometti. E l’iniziativa delle due amministrazioni, l’ultima in ordine di tempo – spiega l’esponente del Pd -, ripropone con urgenza e preoccupazione, la vicenda su cui si è levata la forte contestazione delle amministrazioni locali, del Consiglio provinciale di Terni e dei tanti comitati sorti spontaneamente un po’ dovunque.
Il consigliere del Pd ricorda, infine, che in sede di valutazione preliminare sulla procedibilità, anche la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria aveva manifestato un parere “fortemente negativo”. A questo punto – conclude Galanello -, ritengo non più rinviabile un’iniziativa della Giunta Regionale affinché su questa vicenda complessiva possa definirsi un percorso trasparente che tenga conto delle volontà dei territori e degli indirizzi politici regionali in materia di tutela ambientale e paesaggistica”.