di Comitato pendolari Orte
La soppressione dei RV2481 e RV2488 scontenterà di fatto gli stessi cittadini della regione Umbria per 3 motivi:
1. La stazione di Orte è utilizzata da molti contribuenti umbri che sono contrari alla soppressione delle fermate dei due RV 2481 e RV2488 come dimostrano le delibere approvate a favore della nostra causa all’unanimità dai comuni umbri Amelia e Giove. Siamo in attesa di ricevere deliberazioni dai comuni di Penna, Lugnano e Otricoli.
2. Una delle alternative possibili, nel caso in cui non verranno ripristinate le fermate dei RV2481 e RV2488, è quella di far fermare a Orte vari intercity diretti a Firenze soluzione percorribile in quanto dipendono dal Ministero e non dalla regione Umbria. In questo caso ne deriverebbe un chiaro svantaggio per i pendolari Orvietani.
3. Il treno successivo al soppresso RV2488 è il treno delle 18:34 diretto ad Ancona e che effettua varie fermate in Umbria. Nel caso in cui sarà confermata la soppressione del RV2488 il successivo treno viaggerà stracolmo soprattutto da ottobre e quindi in questo caso i ternani e perugini che viaggiano su tale treno saranno poco contenti della decisione di sopprimere i due RV e sicuramente viaggeranno poco sicuri.
Sulla base di quanto scritto sopra noi crediamo che un miglioramento della sicurezza e del comfort di tutti i passaggeri può passare solo per un aumento dei treni in fermata a Orte o per un aumento delle carrozze disponibili.
Più aumentano le soluzioni disponibili con fermata a Orte e più i pendolari si distribuiranno su vari convogli a vantaggio di TUTTI.
Pertanto la proposta del Comitato Pendolari Orte è quella di mantenere la fermata a Orte per i RV2481 e RV2488 aggiungendo 1 o 2 carrozze al RV2488 con costi a carico della Regione Lazio, di utilizzare treni Vivalto o aumentare numero carrozze sui convogli da Viterbo per Roma della mattina (RV 7571 7:50 da Orte) e della sera (RV 7582 17:28 da Roma), cosa che aumentando la disponibilità di posti su altri treni aiuterà a svuotare i RV2481 e RV2488.
A valle delle suddette decisioni si realizza un periodo di sperimentazione in settembre e ottobre e se la situazione non migliora si valuta la possibilità di ripristinare a Orte le fermate di altri treni in fascia oraria pendolari.
Tutte soluzioni con costi a carico della Regione Lazio e che vanno nella direzione di migliorare la sicurezza di tutti.
Inoltre riteniamo che sia uno spreco assurdo far transitare treni vuoti sulla direttissima dove non è più possibile inserire nemmeno uno spillo.
I treni vuoti, se qualcuno è interessato a farli viaggiare, possono e devono circolare sulla linea storica liberando così slot in cui inserire treni che trasportano più pendolari possibile, ovvero treni che fermano anche ad Orte.