Lettera aperta di Giordano Sugaroni
Tempo di vacanze ma anche di qualche preoccupazione di troppo per i cittadini aquesiani: tutto tace a livello di informazione istituzionale sul futuro dell’Ospedale di Acquapendente.
Anche se onestamente, nel mese di Giugno, molte cose sono avvenute. Circa un mese fa il sito istituzionale del Comune di Acquapendente annunciava che 14 Sindaci del territorio dell’Alta Tuscia si sarebbero incontrati per fare il punto sulla struttura sanitaria altoviterbese. Per poi recarsi in Regione Lazio per incontrare il Dottor Lena (Presidente Commissione Sanità) per richiedere ufficialmente la necessità di riorganizzare a livello sanitario un’area in cui abitano popolazioni che necessitano di essere trattati alla stregua di altre zone della Regione Lazio. A chiosa della riunione si sarebbe chiesto un incontro ufficiale con il Presidente Nicola Zingaretti.
Invece di tenere informati i cittadini sugli sviluppi dei risultati della stessa, si preferisce a tutti i livelli fare silenzio. Sempre in silenzio, è avvenuto il trasferimento del Pronto Soccorso nei nuovi locali. La preoccupazione che lo stesso sia stato declassato, prende corpo quando ci si accinge a leggere la targa ben in evidenza fuori dallo stesso “Punto di primo intervento: ex Pronto Soccorso” e, soprattutto, ripensando alle dichiarazioni ufficiali rilasciate dall’attuale Consigliere Regionale Enrico Panunzi in una riunione svoltasi presso il Circolo Partito Democratico di Acquapendente “Il Pronto Soccorso non sarà declassato in quanto rappresenta fondamentale sicurezza per le esigenze sanitarie territoriali”. Per sovvertire totalmente le paure della gente che afferma con insistenza “invece i fatti dimostrano il contrario” si spera che al più presto sindaci, parlamentari e consiglieri di ogni livello istituzionale, votati ampiamente dal territorio, informino dettagliatamente sugli sviluppi. Ed al più presto”.