ORVIETO – Non solo abbandonati ma anche presi in giro. Trascuratezza ed abbandono a Canale si respirano da tempo, ma due fatti recentemente stanno suscitando indignazione tra la popolazione residente. La vendita del fontanile comunale e la mancata ristrutturazione del centro anziani che sta andando in malora.
Le due cose dovevano essere collegate – almeno così era stato detto ai cittadini – ovvero i proventi della vendita del bene pubblico (20mila euro) sarebbero serviti per il rifacimento del tetto dell’immobile. Ma così non è stato. A distanza di un paio di mesi dall’avvenuta vendita non c’è traccia dei lavori, né tanto meno di un progetto. Insomma, al danno si somma la beffa. E l’indignazione sale. Per le condizioni in cui versa il piano superiore del centro anziani della frazione, le foto scattate a metà luglio parlano da sole. Le infiltrazioni sono ovunque, l’umidità delle pareti è filtrata anche all’esterno, mentre l’interno sta diventando malsano con presenza anche di animali morti.
Non solo, all’interno starebbero andando in malora anche alcuni arredi e libri della biblioteca comunale. E’ evidente l’urgenza dei lavori di cui però ancora non c’è traccia a dispetto dell’avvenuta vendita del lavatoio. Vendita che a Canale è ancora una ferita aperta. Contro l’operazione a maggio i cittadini hanno depositato una petizione che ha raccolto oltre 200 firme e hanno scritto alla Soprintendenza perché esamini il caso visto che il fontanile costruito nel 1936 è soggetto al codice dei beni culturali. Il rischio infatti è che il manufatto, elemento architettonico caratteristico della piazza attorno alla quale si sviluppa la frazione e traccia di una memoria storica, venga abbattuto.