Presso il Palazzo Comunale, il Sindaco Giuseppe Germani ha ricevuto la delegazione accademica della Kansas State University (KSU) a conclusione di una visita di tre giorni ad Orvieto, iniziata il 16 luglio u.s. e finalizzata ad aprire concrete prospettive di sviluppo per le attività di collaborazione internazionale del Centro Studi rafforzando così la presenza dell’università americana nella nostra città.
Da mercoledì, la delegazione guidata dal Prof. Marcelo Sabates, Prorettore per i Programmi Internazionali, e da dieci accademici – tra direttori di dipartimento, presidi e docenti delle varie facoltà del prestigioso ateneo statunitense che dal 2006 rinnova la propria presenza presso il Centro Studi con i corsi del College of Architecture, Planning and Design – ha svolto un intenso programma di incontri istituzionali, sopralluoghi e visite culturali (altre mete, oltre Orvieto, sono state Monte Pulciano e Civita di Bagnoregio; domani invece è programmata la visita a Roma per l’incontro con il presidente di ACCUPI, l’Associazione dei College e dei Programmi Universitari Americani in Italia che oggi conta centotrentacinque istituti membri e rappresenta gli istituti accademici americani e canadesi che in Italia gestiscono programmi di studio per i loro studenti).
Nel dare il benvenuto agli ospiti, il Sindaco ha sottolineato il “forte e duraturo rapporto che c’è fra Orvieto e la KSU, un rapporto che l’Amministrazione Comunale è ben felice di consolidare con ulteriori opportunità di crescita”. Il Sindaco ha poi ricordato che molti cittadini americani, anche illustri, hanno scelto Orvieto come loro residenza. Illustrando, infine, i progetti di valorizzazione del Centro Studi Città di Orvieto, ha rammentato che si sta lavorando per allargare le relazioni con altre università straniere (cinesi e australiane) nell’ottica della internazionalizzazione. Da ultimo ha espresso l’impegno dell’Amministrazione Comunale ad apportare i necessari correttivi alle eventuali criticità che fossero state riscontrare nel corso dei sopralluoghi alle location della nostra città che potrebbero essere funzionali alle nuove esigenze dell’università.
Da parte sua, il Prof. Marcelo Sabates ha definito Orvieto semplicemente “magnifica” ringraziando per l’accoglienza ricevuta. Nell’esprimere l’entusiasmo e la soddisfazione per le impressioni avute dalla delegazione in questi tre giorni di permanenza nella nostra città, ha poi dichiarato che “è stato fortemente avvertito ed apprezzato il cambio di marcia avvenuto nei confronti dei progetti della Kansas State University da parte dell’Amministrazione Comunale nell’ultimo periodo, il che è positivo per un rapporto costruttivo e sinergico”.
La presenza ad Orvieto per tre intense giornate di una delegazione così qualificata, autorevole e rappresentativa dell’amministrazione centrale e dei principali College e Dipartimenti assume un carattere di particolare importanza se messa in relazione con gli obiettivi del “Piano Strategico 2025” della Kansas State University. L’ateneo punta, infatti, ad essere annoverato nel 2025 tra le cinquanta migliori università pubbliche degli Stati Uniti, partendo dall’attuale ottantesima posizione (già di tutto rispetto).
La competizione è dura, ma la meta è tutt’altro che irrealistica. Per ottenere questo ambito risultato, la KSU ha lanciato una vera e propria campagna di sensibilizzazione alla mobilità internazionale degli studenti e dei docenti, promuovendo al massimo le esperienze di studio all’estero.
L’obiettivo dichiarato è quello d’incrementare progressivamente il numero di studenti che scelgono uno Study Abroad Program, portandolo al 50 % sul totale degli iscritti entro cinque anni, all’80% entro 10 anni, per raggiungere quota 100% al quindicesimo anno (nelle università USA è prassi usuale fare programmazione di lungo periodo).
La KSU ha intrapreso, inoltre, l’iter per il riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca del proprio Study Abroad Program quale filiazione in Italia di università straniera, in applicazione della Legge Barile.
Il programma di studio in Orvieto sarà quindi riconosciuto giuridicamente come “ente senza scopo di lucro” ed avrà sede legale ed operativa presso la Fondazione C.S.C.O.
Un passo fondamentale per conferire stabilità al rapporto di collaborazione con il Centro Studi ed aprire concreti orizzonti di espansione alla presenza in città della KSU.
Infatti, la prospettiva, alla quale si sta lavorando alacremente sia ad Orvieto che a Manhattan (Kansas), è quella di un progressivo incremento numerico degli studenti e dell’estensione delle attività didattiche ai periodi estivo ed autunnale, sul modello di quanto realizzato già da molti anni con l’Università dell’Arizona, coinvolgendo altri dipartimenti e strutture didattiche dell’Ateneo.
Sulla scia di questo primo gruppo di “visitatori”, l’Università ed il Centro Studi hanno inoltre deciso di organizzare in partenariato un Educational da tenersi nel mese di settembre ad Orvieto, rivolto questa volta a dieci docenti della Kansas State University con l’intento di aggiungere ai Programmi controllati direttamente dai Dipartimenti anche i cosiddetti Faculty Led Programs, ossia programmi di studio all’estero organizzati e seguiti direttamente dai singoli docenti.
Dal 2005 la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” ha stabilito un proficuo rapporto di collaborazione con il College of Architecture, Planning and Design della Kansas State University. In virtù della convenzione che ne è scaturita, ha preso il via nel gennaio 2006 il programma di studi ad Orvieto dell’importante ateneo americano che conta circa 24.000 studenti.
Lo Spring Semester Program della Kansas State University è ormai giunto alla nona edizione consecutiva e nel 2014 ha fatto registrare il plenum degli iscritti. Nel periodo gennaio/maggio, gli studenti della KSU frequentano quotidianamente le aule del Centro Studi per partecipare ad un programma residenziale di studi multidisciplinari. Una presenza significativa che si rinnova puntualmente ogni anno dal 2006, per quattro mesi di studio in aula, di conoscenza approfondita della città e del suo territorio, di partecipazione alla vita cittadina e di proficua interlocuzione con la comunità locale.
Il Programma comprende corsi di architettura del paesaggio, progettazione architettonica, architettura d’interni, pianificazione urbanistica e territoriale, design, storia dell’arte medioevale e rinascimentale, lingua e cultura italiana che trovano nella città di Orvieto un “laboratorio” ideale per sperimentare proficuamente “sul campo” metodologie e tecniche didattiche innovative e molto efficaci. L’insegnamento della lingua italiana rappresenta un elemento essenziale per comprendere appieno la cultura, la società, le persone che gravitano attorno allo studente straniero che si forma nella nostra nazione ed è inserito nel tessuto vivo della città, a contatto con i suoi abitanti, con la sua economia, con il suo vasto patrimonio artistico e storico.