ORVIETO – E’ stato con ogni probabilità l’acetilene a far esplodere il bancomat del Credito Cooperativo di Allerona scalo assalto nella notte tra mercoledì e giovedì. Ancora da quantificare il bottino, in ogni caso pare che l’ultima ricarica del bancomat fosse stata effettuata dagli impiegati venerdì. L’espolsione, avvertita in tutta Allerona scalo (qualcuno sostiene di aver sentito il boato addirittura dalla frazione di Monterubiaglio) non ha solo disintegrato il bancomat, ma si è propagata verso l’interno della banca, arrecando pesanti danni agli uffici. Una deflagrazione potente avvenuta intorno alle 3 di notte che ha scaraventato i frantumi dello sportello fino al marciapiede che si trova sul lato opposto della strada. Non sono state danneggiate, invece le auto in sosta davanti alla banca. Sulla dinamica sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Orvieto e degli artificieri di Perugia.
In un primo momento, era sembrato plausibile che ha provocare la deflafrazione fosse stato un ordigno artigianale (soprattutto per il fatto che non sono state ritrovate bombolette) in realtà, secondo le ipotesi successive, è parso più probabile che i malviventi abbiano praticato un foro nel bancomat per poi saturare l’alloggiamento con l’aceteline e quindi farlo saltare in aria. Il sistema di allarme non è scattato, ma il boato ha svegliato i residenti che hanno chiamato il 112.
Una testimone ha raccontato di aver visto un uomo che fuggiva in direzione della linea ferroviaria, appena dopo il botto. Effettivamente c’è un sottopassaggio nei pressi che la banda potrebbe aver utilizzato come via di fuga.
I carabinieri si aspettano di avere più chiara la situazione una volta passate al setaccio le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso che sono state immediatamente acquisite. Sul posto ieri mattina tanti curiosi, anche persone che erano in zona fino ad un paio di ore prima del colpo. Generalmente la via è abbastanza frequentata anche di notte, per la presenza del bar che resta sempre aperto fino a tardi. Mercoledì sera però osservava il turno di chiusura. (S.T.)