ORVIETO – La Procura di Roma indaga per omicidio colposo sulla morte del tunisino di quarantacinque anni di Orvieto che lunedì pomeriggio, durante le procedure di fermo per violenza sessuale sarebbe sfuggito ai controlli degli agenti, volando giù dal terzo piano del commissariato Viminale e schiantandosi sul marciapiede. Un atto dovuto per verificare che nel tragico episodio non ci siano coinvolgimenti esterni o omissioni di controllo durante la sorveglianza dell’indagato.
Già eseguita l’autopsia sul cadavere da parte del medico legale dell’istituto di medicina legale della Sapienza, ma per gli esiti bisognerà aspettare i tempi tecnici.
La moglie orvietana del quarantacinquenne, intanto, tramite l’avvocato Michela Renzi, ha fatto sapere di non credere alla versione del suicidio ed è stata già annunciata querela. Secondo il legale, l’uomo non avrebbe avuto alcun motivo per togliersi la vita.