Riceviamo dal Comitato per Monteleone d’Orvieto: non così… no alla fusione e pubblichiamo
MONTELEONE D’ORVIETO – Il Comitato per Monteleone d’Orvieto: non così… no alla fusione chiuderà la propria campagna referendaria il prossimo 11 aprile in mezzo alla gente per continuare a informare la popolazione affinché si esprimano con un doppio no al referendum del prossimo 13 aprile.
Il Comitato nel pomeriggio sarà presente a Santa Maria, dalle ore 16,00 alle ore 19,00 con un gazebo informativo e alle ore 18,00 in assemblea presso il circolo. Alle ore 20,00 il Comitato si sposterà al Campo della Fiera a Monteleone d’Orvieto per l’aperitivo “No fusione” con buffet. Alle ore 21,00 seguirà l’assemblea. Per continuare ad argomentare le ragioni del doppio no a questa fusione e illustrare la possibilità di alternative valide per lo sviluppo del territorio nella valorizzazione della propria storia e identità. In altre parole, si tratterà di convenzioni e di unione. Il timore manifestato a più riprese dai ragazzi impegnati in questo Comitato è quello di dover chiudere per sempre le porte del comune, del proprio comune.
“In questi incontri – precisa il Comitato guidato da Elisabetta Guidantoni (nella foto) – non parteciperà nessun politico perché il rinnovamento deve partire da noi cittadini e non da chi ci considera solo al momento delle elezioni, come un semplice voto sulla scheda”. Il Comitato continua a ribadire che il vero cambiamento non ci sarà con la fusione ma con la voglia, la passione e il coraggio di continuare a lottare per il nostro territorio, insieme, senza bandiere e schieramenti.
“Dal progetto di fusione non si torna indietro –ha ribadito il Comitato- è un salto nel buio, anche perché ancora oggi manca un reale piano di fattibilità, che si basi su uno studio di costi e benefici in prospettiva, e garanzie per i finanziamenti pubblici. Inaccettabile, infine, la poca considerazione dimostrata per la popolazione interessata, che non è stata dall’inizio adeguatamente informata nella trasparenza, anche a causa dei tempi troppo stretti”.