“Dei 52 milioni di euro stanziati dalla Ue e gestiti dalla Regione, nulla è stato destinato agli interventi idrici dell’Alto orvietano”. La denuncia arriva da Francesco Tiberi (Fdi) che ha presentato un’interrogazione per sapere le ragioni per le quali non vi sono stati stanziamenti, se siano stati presentati progetti e quali sono stati i criteri di valutazione per l’assegnazione delle risorse.
Di seguito l’interrogazione:
“Premesso che nell’ambito della programmazione comunitaria fsc (fondi per lo sviluppo e la coesione) sono stati destinati alla regione Umbria 52 milioni di euro, di cui 24 milioni alla provincia di terni, per finanziare interventi a sostegno dell’approvvigionamento idrico,della riduzione delle perdite delle reti idriche e del potenziamento del sistema fognario. Considerato che la giunta regionale in fase di approvazione della graduatoria definitiva ha ritenuto ammissibili 33 interventi. Dalle graduatorie dei progetti approvati e finanziati nessuno di questi sembrerebbe interessare l’area dell’alto-orvietano nonostante situazioni di criticità che sono state più volte segnalate (acquedotto dell’osteriaccia in cui l’istallazione di una pompa ad immersione a monte eviterebbe periodici interventi di autobotti il cui costo unitario sembrerebbe essere di ca. 400 euro a viaggio, sistema fognario di Castel di fiori con spurghi effettuati in loco, adeguamento del sistema fognario di Monteleone d’Orvieto e della frazione di Santa Maria ed altri casi ancora). Chiedo pertanto quali sono le situazioni di criticità idrica e fognaria dei comuni dell’Alto orvietano che sono state portate all’attenzione degli enti competenti, quanti e quali progetti di intervento sono stati presentati dai sindaci dei cinque Comuni per poter essere ammessi ai finanziamenti e
quali sono stati i criteri di ammissione dei progetti e per quali ragioni nessun intervento sembrerebbe avere ad oggetto la situazione di criticità nei comuni di questo territorio”.