Gli imprenditori del Consiglio Direttivo della Sezione di Orvieto di Confindustria Umbria hanno incontrato nella sede della Cassa di Risparmio di Orvieto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. All’incontro ha partecipato anche il presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti.
In questa occasione il presidente della sezione locale di Confindustria Danilo Mira ha avuto modo di rappresentare, anche a nome di tutti gli imprenditori, le criticità cui il territorio è sottoposto, ma anche alcuni progetti che fanno leva sulla capacità di attrazione turistica e sulla valorizzazione di alcuni ambiti imprenditoriali particolarmente sviluppati come le telecomunicazioni e le residenze per anziani concentrate nella zona di Castel Giorgio.
I danni causati dall’alluvione e le carenze delle infrastrutture materiali e immateriali sono stati le due questioni principali sottoposte alla presidente Marini.
“Vogliamo cogliere questa opportunità – ha detto Mira – per condividere quelle che abbiamo definito criticità del territorio, problemi che necessitano di interventi immediati la cui risoluzione non può essere lasciata esclusivamente alle imprese. Sicuramente – ha aggiunto – l’emergenza alluvione rappresenta una priorità da risolvere. Dopo l’alluvione del 2012 ancora non sono cominciati i lavori di messa in sicurezza del fiume Paglia. Occorre inoltre accelerare i tempi di liquidazione del bando alluvione perché le aziende non possono più aspettare tempi dettati da una burocrazia troppo complessa”.
A tal proposto la Regione si è impegnata su due fronti: la messa in sicurezza del fiume Paglia individuando nel consorzio bonifica la stazione appaltante e gli aiuti diretti agli alluvionati. “Sono in fase di liquidazione – ha evidenziato la presidente Marini – gli aiuti alle imprese e ai privati che hanno subito danni. Saranno a breve pubblicate le graduatorie per assegnare fondi ai Comuni del territorio per l’emergenza alluvione e per avviare i lavori di rispristino.
Facendo conto, inoltre, sui Fondi di Coesione abbiamo intenzione di finanziare uno studio per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico dell’area di Orvieto scalo nelle aree residenziali e nell’area in prossimità della A1 per evitare, tra l’altro, che in caso di alluvione si verifichi di nuovo l’interruzione della circolazione autostradale”.
L’altra questione affrontata, e che costituisce un indiscusso vincolo allo sviluppo delle imprese, è l’inadeguatezza infrastrutturale.
“Sia le infrastrutture viarie (Complanare, Fori di Baschi, Strada di Castel Viscardo) sia le infrastrutture digitali – ha spiegato Mira – versano in situazioni di grave inefficienza. La zona industriale di Bardano, le aree di Castel Giorgio di Castel Viscardo e di Allerona, la zona artigianale di Baschi non hanno accesso alla banda larga che rappresenta oggi un requisito indispensabile alle attività delle nostre aziende. È difficile parlare di innovazione tecnologica quando mancano anche le dotazioni di base”.
La presidente Marini ha sottolineato l’impegno della Regione per lo sviluppo infrastrutturale. In particolare, per quel che riguarda la Complanare, è stato ricordato come l’ultimazione dell’opera sia legata al completamento del primo stralcio.
Infine, sul progetto di sviluppo proposto da Mira che faccia leva sulla vocazione turistica e sulla tradizione vitivinicola e riesca ad innescare un volano per lo sviluppo economico, la presidente Marini ha sottolineato come la Regione sia convinta della valenza di questo tipo di valorizzazione. “A tal proposito – ha detto – esiste uno strumento finanziario dedicato allo sviluppo delle aree interne come Orvieto. Abbiamo intenzione, nella fase di redazione del progetto, di coinvolgere le imprese per comprenderne meglio i fabbisogni. Apprezziamo molto il ruolo che in questo contesto e in termini di ingegneria finanziaria svolge la Cassa di Risparmio di Orvieto”.