ORVIETO –Sono salite ad una settantina le denunce per i bancomat violati e addirittura ad un centinaio quelli bloccati dalla Cro. Mentre manca ancora un bilancio complessivo dei prelievi fraudolenti.
Ai primi riscontri avviati dai carabinieri, emerge un’ipotesi anche se al momento il condizionale è d’obbligo.
La manomissione dei bancomat sarebbe stata realizzata in più week end (due o tre) a cavallo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.
In pratica, è probabile che i dispositivi atti alla clonazione – skimmer vengono chiamati in gergo – siano stati posizionati il venerdì per essere poi ritirati la domenica sera o comunque prima della riapertura degli sportelli del lunedì mattina. Nel mezzo l’apparecchio avrebbe fatto il suo dovere copiando doviziosamente tutti i codici necessari. Poi sarebbero iniziati i prelievi. Il meccanismo è relativamente semplice e altrettanto noto. I dati carpiti in genere vengono trasmessi via internet ai complici che si trovano in altri Paesi, i quali dopo aver realizzato i cloni della carte bancomat li utilizzano per compiere operazioni di prelevamento bancomat presso gli Atm di istituti bancari esteri.