“Solidarietà ai lavoratori che stanno presidiando lo stabilimento della Tione acque minerali. Se la loro denuncia di dismissione e smontaggio dei macchinari di una linea d’imbottigliamento verrà confermata, la Giunta regionale dovrà intervenire tempestivamente nei confronti della proprietà per fermare le azioni di smobilitazione e riavviare possibili trattative che scongiurino la chiusura stabilimento”.
I consiglieri regionali Fausto Galanello (Pd) e Damiano Stufara (Prc-Fds) tornano a manifestare “forte preoccupazione per la situazione di grave crisi che da mesi ha di fatto bloccato l’imbottigliamento di acqua minerale allo stabilimento della Tione srl di Orvieto”.
“La mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati – aggiungono Galanello e Stufara – si tinge oggi, dopo il blocco degli stipendi e il fermo produttivo, di un ulteriore dettaglio particolarmente grave, legato alla rimozione e al trasferimento di alcuni macchinari, innovativi sotto il punto di vista tecnologico e produttivo, funzionali alle linee di bottigliamento. Macchinari – aggiungono – che potrebbero essere stati addirittura venduti”.
Per Galanello e Stufara, “considerando che la trattativa sulla crisi aziendale è ancora aperta”, si tratta di un “fatto grottesco che deve provocare una reazione veloce e decisa da parte della stessa Giunta regionale. Non solo – specificano i due consiglieri regionali – per le competenze della Regione in materia di crisi aziendali, ma anche per il valore in sé del comparto delle acque minerali. Uno dei settori – concludono – identificativi della qualità del territorio, rispetto al quale la Regione è titolare titolare delle concessioni di utilizzo dell’acqua stessa, un bene pubblico di altissimo valore da difendere e valorizzare”.