ORVIETO – Nè di 10 né di 12 milioni, lo squilibrio finanziario del Comune di Orvieto da ripianare in 10 anni è di 8,9 milioni di euro. L’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo nel depositare ieri il piano di riequilibrio finanziario pluriennale che andrà all’approvazione del consiglio nella seduta di martedì, smentisce le voci e i conti circolati sulla ricognizione del debito. Al termine dei lavori degli uffici, la cifra ufficiale è di 8,9 milioni di euro.
Ecco come ci si è arrivati. Intanto per effetto del consuntivo 2013, chiuso con un avanzo di circa 1.500.000 euro, automaticamente si partiva ormai non più da 7,3 milioni di squilibrio, ma da 5,8 milioni. A questa cifra vanno aggiunti circa 900mila euro di debiti fuori bilancio per vecchie e nuove spese legali che l’amministrazione però – a detta dell’assessore al Bilancio – ha rinegoziato, ottenendo uno “sconto” consistente, per cui la voce è stata decurtata a 696.045 euro (e siamo a 6,9 milioni circa). Da aaggiungere poi 2 milioni e 90mila euro di crediti inesigibili. Ecco pronta la ricognizione del debito: 8,9 milioni da ripianare da qui al 2023.
Il rientro è spalmato infatti sul massimo degli anni concesso dalla legge e prevede per il 2014 una copertura per 700mila euro, per il 2015 per 1.059.417 euro, 450.000 all’anno per i due anni successivi e poi ancora 600mila euro nel 2018 e 750mila euro nel 2019. Per gli anni che restano occorrerà trovare invece un po più di un milione di euro all’anno. Ma niente paura, perchè il bilancio ormai è risanato – è stato detto – e garantirà avanzi di amministrazione ogni anno.
Di seguito i numeri in dettaglio e le dichiarazioni del sindaco e dell’assessore al Bilancio.
“La procedura – ha detto il sindaco Antonio Concina – ha seriamente impegnato l’assessore, il segretario generale, il dirigente del settore, gli uffici e un gruppo di lavoro, ed è stato raggiunto l’obiettivo per il quale abbiamo cominciato a lavorare nel 2009. Oggi, infatti, abbiamo un bilancio risanato e trasparente. Nonostante le innumerevoli e continue brutte sorprese che abbiamo avuto in questi anni, ora chiunque governerà il Comune dal 2014 potrà cominciare a parlare di futuro senza più l’assillo delle scadenze di bilanci preventivi e consuntivi. Con serietà e, se mi è consentito, anche con possibili sogni”.
“Di mutui in passato – ha aggiunto – ne sono stati fatti tantissimi. Per investimenti, come ho sentito dire spesso. Questo atto è il nostro mutuo per il futuro, per garantire lo sviluppo della città nell’interesse dei cittadini. Nella campagna elettorale di cinque anni fa dissi che avrei voluto vincere anche per dare ai giovani del PD la possibilità di avere di fronte una città risanata. Il nostro scopo era questo. Ci siamo arrivati. Il periodo non è stato certamente il migliore per la disastrosa congiuntura economica nazionale e internazionale. Non rifaccio la storia di questi cinque anni e lascio la polemica a chi ha iniziato a fare campagna elettorale anzitempo e con scarso stile”.
“Ormai è fin troppo noto che ciò che abbiamo trovato nei bilanci comunali è stato orrendo. La soddisfazione – ha concluso il Sindaco – è dunque quella di avere indicato per il prossimo decennio un percorso serio, senza tenere conto della ricerca del potere e del consenso. Cosa che non abbiamo certamente perseguito in questi cinque anni. Ci siamo concentrati in questo percorso che non è stato facile ma che finalmente ha una conclusione per la quale sono davvero soddisfatto e di questo ringrazio soprattutto gli Assessori Romiti e Pizzo, sostenuti dall’impegno del Segretario Generale e del Dirigente del settore. Consegniamo alla città un piano pluriennale che guarda certamente al futuro”.
“Ilpiano di riequilibrio finanziario pluriennale 2014/2023verrà discusso il 25 febbraio prossimo, data nella quale, per motivi personali, non sarò presente” ha esordito l’Assessore al Bilancio Piergiorgio Pizzo che ha aggiunto: “il documento è stato predisposto per essere inviato alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno che, dopo l’approvazione, lo certificheranno ed effettueranno delle verifiche trimestrali. Non è un procedura sanzionatoria per il Comune ma la certezza di una verifica costante che negli anni è mancata. Abbiamo effettuato una ricognizione puntuale dei debiti fuori bilancio e dei residui attivi e passivi, eliminando crediti non riscuotibili o di dubbia riscossione. Il piano dovrà ammortizzare la somma di circa 8,9 mln di euro in dieci anni che verranno reperiti dal bilancio corrente oramai stabilmente in avanzo di amministrazione necessario per generare le risorse per pagare questo mutuo pro futuro”.
“Il consiglio comunale – ha aggiunto Pizzo – verrà chiamato a deliberare anche su altri importanti argomenti: 1) la riduzione del contributo del Comune all’associazione TeMa per euro 120.000,00 pari alla rata, che verrà postergata, del mutuo acceso da Te.Ma per il consolidamento dei debiti ante 2009; 2) la rinuncia da parte del Comune all’acquisto dell’ex Ospedale, in quanto abbiamo in piedi il PUVAT con il Ministero per i Beni Culturali e l’Agenzia del Demanio. Abbiamo più volte chiesto alla Regione e all’Asl di aderirvi. Il PUVAT prevede la realizzazione di un campus universitario all’interno della Piave e l’inserimento dell’ex Ospedale all’interno del progetto ‘Dimore d’Italia’ promosso dal Demanio dello Stato”.
“Il piano di riequilibrio – ha proseguito – prevede dal 2015 la possibilità di realizzare un turnover del personale del 40%. In questi giorni abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali dei dipendenti comunali e, condividendo il particolare momento di difficoltà, non siamo intervenuti sulla rivisitazione delle somme destinate alla copertura degli strumenti contrattuali previsti. Sulle entrate abbiamo inserito la nuova IUC e partiremo con l’imposta di soggiorno, ma anche con lo sfruttamento del gas del 1° calanco della discarica per il quale c’è una convenzione Comune-Provincia e gestore che mette a disposizione un aggio, seppure minimo. Con questo atto si mette fine all’emergenza bilancio”.
“Se nel 2009 questa amministrazione avesse ceduto la città al commissario poiché il bilancio era squilibrato di parte corrente per 5 mln di euro – ha concluso Pizzo – il commissario avrebbe inevitabilmente tagliato tutti i servizi a domanda individuale, ma anche le manutenzioni e il sociale. Viceversa, questa amministrazione, lavorando su una progressiva razionalizzazione e riduzione dei costi è riuscita a salvaguardare gli importanti livelli di welfare sociale che questa città ha sempre avuto”.
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Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2014/2023:
FATTORI E CAUSE: IL DISAVANZO
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2010 Euro 10.414.266
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2013 Euro 5.790.928
-44%
FATTORI E CAUSE: RICOGNIZIONE DEBITI FUORI BILANCIO
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Spese legali per Euro 991.660 rinegoziati a Euro 696.045
Incarichi dati dal 2000
FATTORI E CAUSE: REVISIONE STRAORDINARIA DEI RESIDUI
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Crediti di dubbio realizzo Euro 2.090.317
FATTORI E CAUSE: L’AMMONTARE DEL PIANO
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Debiti fuori bilancio 696.045
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Gestione residui 2.090.317
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Disavanzo 5.387.799
Totale di competenza 7.478.116
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Disavanzo C/Capitale 864.914
EQUILIBRI DI BILANCIO 2014
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Entrate correnti Euro 23.794.116
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Uscite correnti e Quota Mutui Euro 23.434.938
CHE COSA E’ STATO FATTO 2009 / 2014
Riduzione stabile e progressiva della spesa corrente sul personale
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2009 – Euro 7.986.079 con 206 Dipendenti e 5 Dirigenti
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2014 – Euro 6.425.000 con 160 Dipendenti e 4 Dirigenti
CHE COSA E’ STATO FATTO 2009 / 2014
Riduzione stabile e progressiva della spesa corrente per interessi
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2009 – Euro 1.877.453
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2014 – Euro 1.109.465
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41%
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CHE COSA E’ STATO FATTO 2009 / 2014
Riduzione stabile e progressiva della spesa corrente
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2009 – Euro 27.825.336
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2014 – Euro 20.943.718
– 25%
CHE COSA E’ STATO FATTO 2009 / 2014
Riduzione stabile e progressiva dell’indebitamento dell’Ente
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2009 – Euro 27.825.336
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2014 – Euro 20.943.718
– 25%
CHE COSA E’ STATO FATTO 2009 / 2014
Riduzione stabile e progressiva dell’indebitamento dell’Ente
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2010 – Euro 56.169.559
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2014 – Euro 46.252.692
-18%
CHE COSA E’ STATO FATTO 2009 / 2014
Superamento definitivo del disavanzo di amministrazione dal Comune di Orvieto
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2009 – Euro – 7.379.985
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2014 – Euro + 359.000
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2023 – Euro + 1.067.812
RISANAMENTO – PIANO DECENNALE
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2014 copertura per Euro 701.603
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2015 Euro 1.059.417
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2016 e 2017 Euro 450.000
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2018 Euro 600.000
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2019 Euro 750.000
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Dal 2020 al 2023 Euro 1.067.812