ORVIETO – Troppi mancati risarcimenti, la Regione adegui i bandi. Lo chiede il comitato 12 novembre relativamente al bando pubblico per le imprese alluvionate relativamente al quale sono troppe le risorse rimaste a disposizione. Segno ce qualcosa non va. Ecco la lettera aperta che il comitato 12 novembre ha scritto alla Presidente della Giunta regionale.
Non è frequente constatare che un bando pubblico redatto per l’erogazione di contributi non riesca a farlo che per la metà delle risorse disponibili.
Normalmente siamo abituati esattamente al contrario: i fondi si esauriscono rapidamente in base alla priorità delle richieste pervenute o distribuiti su di queste con criteri percentuali .
Non possiamo ragionevolmente che trarne una conclusione, e cioè che il dispositivo di assegnazione dei fondi riservati alle imprese vittime dell’alluvione del novembre 2012 è evidentemente errato.
Non sono previsti rimborsi per le merci distrutte delle attività commerciali, per gli investimenti effettuati con operazioni di leasing o finanziamento, non sono conteggiabili le ore di lavoro dei dipendenti delle ditte alluvionate utilizzate per il ripristino del luogo di lavoro anzichè per la tipica attività aziendale, nè gli automezzi rottamati all’estero (operazione che in momenti di disperazione hanno consentito di recuperare almeno qualche centinaio di euro per autovetture o furgoni irrecuperabili, ma che paradossalmente costituiscono formalmente una vendita!), si riconoscono solo gli interventi già interamente pagati, limitando la possibilità di ripartenza solo alle Aziende più solide e strutturate.
Certo, per ognuno di questi aspetti è presente una norma,un vincolo, che ne giustifica l’effetto esclusivo. Più precisamente, per evitare interpretazioni elastiche o addirittura fraudolente delle normative, si sceglie la strada di sacrificare i diritti di chi ha reali necessità. Un processo che spesso viene applicato da una politica incapace di rispettare il Cittadino.
E’ proprio vero: spesso la cura è peggiore del male!
Ed ancora una volta il Cittadino è costretto a soccombere di fronte a normative che mancano completamente di efficacia quando sono applicate alle reali esigenze e necessità delle persone.
Chiediamo allora un impegno forte alla nostra politica. Chiediamo che ci si impegni con vigore e determinazione affinchè i fondi residui non assegnati vengano utilizzati per la copertura di tutte quelle esigenze che finora non hanno trovato il legittimo riconoscimento.
E’ giusto tentare, esattamente quanto sarebbe ingiusto arrendersi supinamente a normative cieche ed inefficaci.
Fabrizio Cortoni
per Comitato “12 novembre 2012”
Orvieto, 17 febbraio 2014.