ORVIETO – Non c’è Giubileo senza vero coinvolgimento. Il vescovo diocesano Benedetto Tuzia avverte un certo distacco degli orvietani nel vivere questo anno di Grazia concesso dal Vaticano. Vi ha fatto cenno a margine dell’incontro avuto ieri con gli operatori dell’informazione locale in occasione del santo patrono San Francesco di Sales. “C’è troppa attenzione ai fenomeni esterni quali possono essere il turismo o la bellezza della Cattedrale e poca intensità di cuore. Occorre recuperare l’orgoglio e la fierezza di essere depositari di un così importante segno – ha detto il vescovo riferendosi al miracolo eucaristico – ma questo deve esse impresso nella nostra identità altrimenti non saremo uomini e donne di comunione, bensì meri custodi di un museo”. Già altre volte monsignor Tuzia, in più occasioni, ha raccomandato l’accoglienza nei confronti dei pellegrini e stavolta è andato ancor più alla radice del clima cittadino attorno al Giubileo. Il vescovo ha anticipato anche i prossimi appuntamenti che interesseranno la diocesi di Orvieto, Todi e Bolsena per il Giubileo eucaristico straordinario in corso che, come è noto, quest’anno hanno come fulcro la città di Orvieto per le celebrazioni dei 750 anni dell’istituzione della festa del Corpus Domini. Tra questi, un nuovo importante appuntamento promosso dall’Opera Romana Pellegrinaggi, il meeting per oltre 4 mila matricole universitarie e la beatificazione di madre Speranza il prossimo 31 maggio.
Monsignor Tuzia, infine, ha donato ai giornalisti il calendario 2014 raffigurante le vetrate artistiche della cattedrale di Orvieto e il francobollo celebrativo del 750esimo anniversario del miracolo di Bolsena.I giornalisti invece hanno donato al vescovo un dipinto dell’artista orvietano Adalberto Caldoro, raffigurante uno scorcio suggestivo del Duomo di Orvieto visto da un vicolo.