Il progetto di fusione dei 5 Comuni dell’Alto Orvietano guadagna anche la benedizione del Pd provinciale.
“L’azione intrapresa dai Comuni – afferma il segretario provinciale dei Democratici Carlo Emanuele Trappolino – segna a mio avviso l’avvento di una nuova fase del regionalismo umbro imperniata su di un processo di partecipazione e consapevolezza dei territori che sarà sicuramente da stimolo per le riforme endoregionali già avviate dalla Giunta regionale. Un’esperienza pilota importantissima. Un’azione che va nella direzione di realizzare un governo delle autonomie in grado di costruire una grande condivisione popolare delle scelte: meno burocrazia, più democrazia. Il “comune unico” rappresenta un passo in avanti nell’evoluzione della gestione dei rapporti con i cittadini, nell’aumento del peso politico delle comunità che condividono il percorso, nel risolvere la frammentazione esistente e nella razionalizzazione delle risorse a disposizione”.
Anche Valerio Tabarrini, responsabile delle riforme istituzionali e semplificazione segnala i vantaggi della fusione indicando per prima cosa i “450.000 all’anno in più tra Stato e Regione per 10 anni” ma anche “la possibilità di superare il patto di stabilità per due anni e un netto miglioramento nell’offerta di servizi ai cittadini”. Tra domani e sabato è atteso l’ultimo ok alla richiesta di referendum da parte del Comune di Ficulle.