ORVIETO – Togliere le indennità, i buoni pasto e la produttività dagli stipendi dei dipendenti sembra essere una delle strade che l’amministrazione comunale sta valutando di intraprendere a caccia di tagli nell’ambito della procedura di riequilibrio pluriennale.
La mannaia che potrebbe colpire le spese del personale da un lato sta seminando forti preoccupazioni, dall’altro potrebbe comportare per le casse comunali, alla disperata ricerca di oltre 750mila euro all’anno per i prossimi 10 anni, un bel risparmio di circa 300mila euro all’anno. L’equivalente di quanto gli orvietani hanno pagato per la mini Imu.
“Dobbiamo trovare risorse straordinarie per far fronte alla procedure di riequilibrio – ha confermato ieri pomeriggio l’assessore comunale al Bilancio, Piergiorgio Pizzo – La Giunta valuterà ogni possibile soluzione, ma la decisione finale spetta al consiglio comunale”. “Sappiamo – ha aggiunto – che stiamo tartassando gli orvietani con le tasse, cosi come sappiamo che ogni euro tolto ai lavoratori è un euro in meno speso sul territorio, ma quale è l’alternativa? E’ facile – aggiunge – chiedere la diminuzione delle tasse e l’aumento delle spese, ma poi il bilancio come si chiude?”.