ORVIETO – Un’auto parcheggiata in maniera sospetta nel fitto della vegetazione, un buco in una rete e infine delle torce accese all’interno di un capannone. Sono gli elementi che hanno portato i carabinieri di Orvieto a cogliere sul fatto un moldavo e un romeno, intenti a rubare un quintale di rame in un magazzino industriale in località Ponte Giulio. Gli arresti sono stati eseguiti nel fine settimana, anche se la notizia si è appresa soltanto ieri. Ad eseguirli i militari dell’aliquota radiomobile della compagnia di Orvieto. I due uomini finiti in manette con l’accusa di furto aggravato in concorso sono entrambi quarantenni ed incensurati. I carabinieri li hanno sorpresi sul fatto nell’ambito di un servizio di controllo del territorio in cui era stata notata prima l’auto – una station wagon – parcheggiata in maniera sospetta, poi un foro praticato di recente in una recinzione metallica. Infine la presenza delle luci di alcune torce elettriche all’interno del capannone ha dato definitivamente la conferma della presenza di alcune persone. Irrompendo nel magazzino, i carabinieri in borghese hanno colto i due uomini chetrasportavano capienti zaini colmi di cavi di rame del peso complessivo di cento chilogrammi, per un valore di 1000 euro circa. Altre tre persone, nelle scorse settimane, sono state arrestate perché sorprese ad asportare cavi di rame dalla rete ferroviaria Roma-Firenze.
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